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– Nuova udienza per il crollo del museo civico.
Ieri pomeriggio il perito del tribunale di Viterbo e i consulenti di accusa e difesa sono comparsi davanti al giudice Eugenio Turco.
Sentiti uno per uno, gli ingegneri hanno illustrato le loro considerazioni sul cedimento di una delle pareti del museo civico, avvenuto il 25 maggio 2005. Sono le 18,15 quando un boato scuote piazza Crispi: è l’ala della pinacoteca del museo che si accartoccia su sé stessa, travolgendo una nonna a passeggio col nipotino. Entrambi si salvano per miracolo. A giudizio finiscono in quattro, due geometri e due architetti del Comune di Viterbo.
Sulle cause del crollo, perito e consulenti non concordano. Secondo l’ingegner De Angelis, nominato dal pm Paola Conti, sarebbe crollata la parete esterna. Il perito del tribunale, Fugger, ritiene, invece, che il cedimento abbia interessato la parete interna.
Ancora diversa la ricostruzione dell’ingegnere Nisticò, consulente della difesa (rappresentata dagli avvocati Roberto Alabiso, Giovanni Labate e Marco Russo), che sostiene la totale assenza di avvisaglie del crollo. Da qui l’impossibilità di prevederlo e di allertare gli imputati.
La prossima udienza è fissata per l’11 aprile, ore 14,30, per ascoltare l’ultimo testimone e procedere con requisitoria del pm e arringhe finali degli avvocati.
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