– “I vertici del Pdl stiano attenti perché i contributi regionali a volte tracimano: oltre a essere utilizzati per spese regionali, vanno altrove, anzi ovunque all’interno di un partito”.
Lo ha dichiarato l’avvocato Carlo Taormina in un’intervista rilasciata stamattina su RaiTre ad Agorà.
Il difensore di Franco Fiorito, arrestato dopo lo scandalo dei conti Pdl, annuncia il ricorso al tribunale del Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare del gip Stefano Aprile.
La linea è già stata in parte svelata: Taormina e i colleghi del collegio difensivo punteranno sull’insussistenza dell’accusa di peculato. Per il professore si pone “un problema serio di qualificazione giuridica dei fatti contestati. Corte Costituzionale, Cassazione e Consiglio di Stato convengono per qualificare i fatti come appropriazione indebita e non come peculato”.
Il resto della strategia è ancora da mettere appunto. L’interrogatorio di garanzia è fissato per domani, davanti al gip del tribunale di Roma Stefano Aprile, al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al sostituto Alberto Pioletti.
I magistrati romani, intanto, continuano a tenersi in contatto con la procura viterbese e, in particolare, con il pm Massimiliano Siddi, titolare dell’inchiesta sulle fatture false che vede lo stesso Fiorito tra gli indagati.
Questa mattina i pm romani avrebbero incontrato il magistrato viterbese a piazzale Clodio.
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