Viterbo – (s.m.) – Ansia. Angoscia. Pressioni continue da parte di Paolo Gianlorenzo.
A subirle sarebbe stato Samuele De Santis, ex avvocato del giornalista, indagato insieme a lui per estorsione. Così si legge sull’ordinanza di custodia cautelare che ha spedito a Mammagialla l’ex direttore dell'”Opinione di Viterbo e alto Lazio”, messo appena due giorni dopo ai domiciliari.
Gianlorenzo è accusato di aver dato vita a una specie di sodalizio con De Santis, per aiutarlo a incrementare la sua clientela. Un meccanismo di pressioni e intimidazioni che avrebbe visto l’avvocato e il giornalista fianco a fianco, come due alleati. Ma da Gianlorenzo, De Santis prende le distanze.
Solita tecnica alla “So cosa hai fatto”
E’ il 13 agosto quando l’avvocato si presenta in procura per essere interrogato. E’ De Santis a raccontare i fatti che porteranno il pm Massimiliano Siddi a chiedere a settembre l’arresto del giornalista. Una prima richiesta rigettata cui seguirà la seconda, accolta la scorsa settimana.
Altro che sodali. Altro che complici. In quello stesso interrogatorio, riportato nell’ordinanza di arresto del giornalista, l’avvocato sembra presentarsi come la prima vittima di Gianlorenzo. Con De Santis, l’ex direttore di “Nuovo Viterbo Oggi” usa la sua solita tattica: si mostra informato. Molto informato. Forse più di quanto non sia in realtà. Com’è scritto nell’ordinanza, dice “di essere a conoscenza di notizie riservate” riguardanti sia l’inchiesta che li vede coinvolti, sia “questioni strettamente personali” del suo legale. Si sarebbe procurato persino “una copia del verbale” del suo interrogatorio, sottolineata nei punti in cui De Santis aveva parlato di lui.
Da Gianlorenzo, l’informazione è usata come strumento di pressione. Un trucchetto che fa effetto anche sul suo ex avvocato che, interrogato, spiega che “apprendere dal Gianlorenzo simili informazioni gli aveva procurato un forte senso di angoscia e ansia, che lo aveva indotto a tenere nei confronti del Gianlorenzo un atteggiamento conciliativo e di disponibilità”. “L’angoscia del De Santis – scrive, ancora, il gip – era quindi aumentata” quando l’avvocato chiede quei documenti al giornalista, che risponde in modo evasivo. “In quel momento aveva quindi realizzato che il Gianlorenzo mirava ad alimentare la paura del De Santis, anche se non gli era ancora chiaro per quale finalità”.
Usare un pm per attaccare una procura
Solo dopo settimane, l’avvocato intuisce che il reale scopo di Gianlorenzo è “attaccare strumentalmente la procura di Viterbo” attraverso Aldo Natalini, pm viterbese, titolare dell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.
Natalini e De Santis sono amici da una vita. Anche il pm in forza a Siena finisce nel registro degli indagati della procura di Viterbo, per presunte rivelazioni all’avvocato sull’inchiesta Mps. “Gianlorenzo aveva preso a fare pressione su di lui (De Santis, ndr) affinché incontrasse un certo Chiocci, giornalista del quotidiano Il Tempo, cui raccontare la vicenda attinente a Natalini, della quale fino a quel momento nulla si sapeva pubblicamente”. Ma De Santis non tradisce il suo amico. Neanche dopo la raffica di messaggi inviatigli dal giornalista.
Nell’ultimo, del 7 agosto, Gianlorenzo mostra a De Santis un link al Giornale d’Italia, che riporta la notizia dell’indagine su Natalini. L’autore Federico Colosimo contatta l’avvocato per avvisarlo che “il giorno seguente avrebbe pesantemente alzato il tiro nei confronti della procura di Viterbo e in particolare contro il pm titolare del presente procedimento (Massimiliano Siddi, ndr) perché a suo dire manovrato da noti esponenti politici di area centro sinistra che intendevano ostacolare le indagini condotte da Natalini in relazione alle vicende del Monte dei Paschi di Siena”.
Pronto a riscuotere da Berlusconi
A un secondo incontro con l’avvocato Gianlorenzo conferma: gli articoli su Natalini partono da lui. Il giornalista aggiunge che “sarebbe stato opportuno fare in modo che della vicenda venisse a conoscenza l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi”. Per quella notizia, Gianlorenzo era pronto a chiedergli “per contropartita un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso una delle sue aziende e un contratto per la pubblicazione di un libro con la casa editrice Mondadori in favore del De Santis”.
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564Informativa GDPR