Viterbo – Udienza al tribunale del Riesame per Paolo Gianlorenzo.
Lunedì 9 dicembre gli avvocati del giornalista arrestato discuteranno i loro ricorsi davanti ai giudici romani.
Chiedono l’annullamento dell’ordinanza che, il 23 novembre scorso, ha spedito al carcere di Mammagialla Paolo Gianlorenzo. Due giorni dopo l’ex direttore di “Nuovo Viterbo oggi” e “L’Opinione di Viterbo e alto Lazio” era agli arresti domiciliari.
L’inchiesta è quella che lo vede indagato insieme al suo ex avvocato Samuele De Santis. Alle estorsioni contestate in concorso, Gianlorenzo avrebbe aggiunto i reati di calunnia a danno degli agenti della stradale e le minacce e la violenza privata alla moglie di Francesco Battistoni, ex capogruppo regionale Pdl e storico bersaglio dei velenosi articoli del giornalista.
L’ordinanza del gip Francesco Rigato disponeva la custodia cautelare in carcere. “L’unica misura idonea”, scriveva il gip, considerata anche “la dimestichezza con la quale il Gianlorenzo usa i mezzi informatici anche per comunicare verso l’esterno e per trasmettere scritti e documentazione, sicché la misura degli arresti domiciliari appare inadeguata anche sotto questo ulteriore profilo”.
Ma quello che valeva il 19 novembre, data di emissione del provvedimento, è stato ritrattato il 26: dopo l’interrogatorio di garanzia e quarantott’ore di detenzione a Mammagialla, il gip ha concesso i domiciliari. Anche se le “dichiarazioni rese dal Gianlorenzo non abbiano recato contributo chiarificatore”. Anche se “le esigenze cautelari non vengono ritenute venute meno”.
Il quadro accusatorio, dunque, è ancora tutto lì. Saldo e in piedi. Ma Gianlorenzo ha “espresso segni di ravvedimento”. Il che, evidentemente, basta a fugare ogni dubbio anche sulle sue possibilità di inquinare le prove, ripetere i reati, usare i mezzi di comunicazione o continuare a scrivere articoli da casa.
I suoi legali ritengono non solo il carcere, ma anche i domiciliari spropositati in confronto alle accuse. Per le presunte estorsioni il giornalista era indagato a piede libero. Al Riesame, gli avvocati Franco Taurchini e Carlo Taormina discuteranno dei nuovi elementi a carico del giornalista: le minacce alla moglie di Battistoni e della calunnia ai poliziotti.
Stefania Moretti
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