Viterbo – Paolo Gianlorenzo torna in libertà.
Stamattina il gip di Viterbo Francesco Rigato ha revocato gli arresti domiciliari al giornalista, ex direttore di “Nuovo Viterbo Oggi” e “L’Opinione di Viterbo e alto Lazio”.
L’istanza era stata presentata due giorni fa dagli avvocati di Gianlorenzo, Franco Taurchini e Carlo Taormina. Ieri, il parere favorevole del pm Massimiliano Siddi, che indaga sul giornalista in tre diverse inchieste.
Gianlorenzo è stato arrestato il 23 novembre scorso per la violenza privata e le minacce alla moglie di Francesco Battistoni, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, e calunnia agli agenti della stradale. A farlo finire in manette, dopo l’apertura di tre diversi fascicoli su di lui da parte della procura, era stata la denuncia della moglie di Battistoni, bersagliato per mesi dal giornale di Gianlorenzo.
A fine ottobre, la donna racconta agli investigatori di essere stata importunata dal giornalista mentre andava a prendere il figlio alla scuola media Pietro Vanni, frequentata anche dai figli di Gianlorenzo.
L’ex direttore di “Nuovo Viterbo oggi” le si sarebbe parato davanti, in cima a una scala, per impedirle di uscire. In molte altre occasioni le avrebbe ostruito il passaggio, fissandola con aria di sfida. Una volta l’avrebbe minacciata dicendole “Vedrai che ti succede…”.
La calunnia riguarda, invece, l’accusa infondata di Gianlorenzo ai poliziotti che lo hanno arrestato: il giornalista li incolpava di aver inserito nel suo fascicolo il filmato di un suo rapporto sessuale. Accusa del tutto falsa.
L’arresto è stato eseguito nell’ambito dell’inchiesta che vede Gianlorenzo indagato per estorsione insieme al suo ex avvocato Samuele De Santis. Gianlorenzo si sarebbe adoperato per convincere i potenziali clienti che la difesa dell’avvocato aveva un valore aggiunto: la millantata capacità di influire sui media. In questo modo, oltre alla difesa sul piano legale, al cliente sarebbe stata assicurata anche una copertura giornalistica “soft”.
Un sodalizio a due che l’avvocato ha poi smentito, all’interrogatorio davanti al pm, definendosi lui stesso vittima delle pressioni di Gianlorenzo.
Le altre inchieste che lo riguardano sono quella sulle fatture false attribuite al gruppo Pdl guidato da Battistoni, che vede indagato anche “Francone” Fiorito e il fascicolo sulla macchina del fango: soldi dall’ex assessore regionale Angela Birindelli in cambio di una feroce campagna stampa contro Battistoni.
Gianlorenzo è stato messo ai domiciliari subito dopo l’interrogatorio di garanzia. Da oggi, dopo un mese e mezzo recluso in casa, torna in libertà.
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