Viterbo – Alla fine hanno vinto loro.
Dopo le raccomandate alla Cotral dell’avvocato Floriana Clementi e il polverone su Tusciaweb, qualcosa si muove a livello di trasporto pubblico.
L’Atac ha ripristinato il treno delle 12,40 sulla tratta Viterbo – Civita Castellana, garantendo una corsa alternativa al bus delle 13,10 che, da Riello, arriva fino a Soriano nel Cimino.
Un modo per distribuire l’utenza ed evitare che gli studenti in uscita da scuola trovino l’autobus già stracolmo o siano costretti alla ressa per entrare.
I disservizi erano aumentati a settembre di quest’anno, dopo lo stravolgimento degli orari delle corse dell’Atac. Modifiche che hanno avuto una ricaduta diretta sui già traboccanti e disastrati bus Cotral, inzeppandoli fino all’inverosimile.
Un’altra delle corse ripristinate è quella delle 20, più la nuova tratta in partenza da Catalano (Civita Castellana) alle 21,15.
Lunedì scorso, proprio sul nodo cruciale dei trasporti, si è svolta una riunione all’assessorato Mobilità della Regione Lazio tra sindaci della Tuscia e non e vertici di Atac, caldeggiata dal presidente della sesta commissione Enrico Panunzi e dal sindaco di Soriano Fabio Menicacci. Venerdì, il consigliere regionale ha avuto un incontro anche con i vertici di Cotral, per cercare di trovare una soluzione al problema principale dell’azienda: l’acquisto di nuovi mezzi, necessario e improrogabile, dato che molte carrozze sono obsolete, danneggiate o bisognose di manutenzione.
E’ questo il cuore del problema: la Cotral non può aggiungere altre corse per carenza di mezzi e impossibilità di acquistarne altri nell’immediato. L’amministratore delegato Arrigo Giana lo ha spiegato nella lettera di risposta a Floriana Clementi, avvocato e mamma di due liceali che stavano per disdire i loro abbonamenti, tra la mischia quotidiana per perdere l’autobus, col rischio di farsi male, e l’alta probabilità di restare comunque a piedi.
Il legale ha fatto partire le raccomandate e chiamato a raccolta i tanti genitori arrabbiati come lei: al minimo, avrebbero revocato gli abbonamenti dei figli e chiesto il rimborso del prezzo annuale (sui 150 euro) per i continui disservizi; eventualmente, erano pronti anche all’azione legale di massa, per avere, oltre al rimborso, anche il risarcimento danni.
La risposta di Cotral non si è fatta attendere: “La soppressione delle corse treno sulla tratta Viterbo – Civita Castellana ha comportato un considerevole e inaspettato aumento della domanda di trasporto extraurbano nell’area del bacino viterbese – ha replicato il numero uno di Cotral -. La società ha comunque posto in essere tutti gli strumenti necessari a cercare di garantire la mobilità dell’utenza scolastica e non solo, cercando di ovviare ai disagi e disservizi con l’istituzione di corse aggiuntive: tuttavia la limitata disponibilità del parco autobus aziendale non ha permesso il tempestivo superamento dell’emergenza”. Tante scuse e la promessa di “rimodulare il servizio di trasporto extraurbano gestito al fine di risolvere i disagi dell’utenza scolastica sulla tratta Soriano nel Cimino – Viterbo”.
Un primo successo di cui l’avvocato Clementi non si accontenta. “Un miglioramento c’è stato, con il ripristino della corsa Atac e l’aggiunta di bus supplementari – spiega -. Apprezzo sicuramente anche la risposta dell’amministratore delegato di Cotral e l’impegno a risolvere il problema, ma nella mia nuova lettera di risposta ho fatto presente che in tanti si sono spontaneamente rivolti a me, segnalando disagi anche da Corchiano e Vallerano. Come hanno tenuto conto delle esigenze dei pendolari di Soriano nel Cimino, spero vivamente che si occuperanno anche dei collegamenti con altre zone della provincia”.
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