Viterbo - Comune - Crollo della maggioranza - L'ex ministro prigioniero in un toy world
di Carlo Galeotti
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 Giuseppe Fioroni e Carlo Galeotti  Giuseppe Fioroni e Carlo Galeotti |
 Giuseppe Fioroni e Carlo Galeotti |
Viterbo – Mai divertito tanto.
Ieri sera, l’ex ministro Giuseppe Fioroni ha deciso di sviluppare il suo intervento, sulla crisi che sta investendo la giunta di centrodestra guidata da Michelini, in contrapposizione al mio articolo appena uscito in mattinata: Fioroni è nudo!. Scelta inaspettata e per molti versi imbarazzante. Chi fa il mio mestiere non è molto abituato a far parte, per così dire, della notizia.
L’occasione del discorso di Fioroni è stato il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri di Natale. L’ex ministro in pratica mi ha preso come stereotipo della mentalità vetero – comunista. Piagnona. Sempre pronta a perdere, mai a governare.
Una sorta di rimpatriata nella retorica anticomunista dei suoi anni giovanili. Debbo dire che rispetto agli interventi degli anni scorsi, questa volta Fioroni è apparso più brillante. Quasi contento di poter dispiegare una tradizionale retorica andreottiana che da ragazzo probabilmente lo rendeva felice. Ovviamente, come capita nei dibattiti politici tra adulti, non sono mancate né apparenti cortesie né colpi bassi. I trucchi retorici Fioroni li conosce tutti. Un classico: si attribuisce all’interlocutore una frase mai detta o si cambia il significato di una proposizione detta e si tenta ridicolizzarlo.
Ma il massimo dell’acutezza ieri Fioroni l’ha raggiunta quando in pratica mi ha detto che porto sfiga. Perché i candidati che avrei appoggiato nel corso degli anni non vincono mai. Dimenticandosi quando diventò per la prima volta deputato come esponente del centrosinistra. All’epoca c’era l’Ulivo. Fioroni era il candidato del centrosinistra e prevalse per poche centinaia di voti sull’esponente di centrodestra. E divenne deputato.
Sì, quella volta lo appoggiai, per quel che può valere l’appoggio di un giornalista. Ma qualche decina di voti forse furono spostati.
Ricordo che Fioroni la sera dello spoglio era nel suo quartier generale ed era convinto di aver perso. Era in lacrime. Dalla redazione in cui lavoravo mi arrivò una telefonata di un giornalista che si occupava di sport che mi disse: “Voi che vi occupate di politica non avete capito nulla. Devono ancora arrivare i dati di alcuni comuni rossi. Peppe sicuramente vince”. Lo dissi a Fioroni. E vinse veramente e divenne deputato.
Per mesi l’esponente del centrodestra che aveva perso concludeva le conferenze stampa dicendo, più o meno, che la colpa della sua sconfitta era mia e di un giornalista del Messaggero. Come dire, quella volta non portai sfiga. Ma forse feci un danno al paese…
Mi sembra poi di non aver portato sfiga neppure a Renzi. Che come giornale appoggiammo pesantemente. Gli articoli sono ancora online. Questo quando Fioroni era acerrimo nemico di Renzi. Non mi pare che Renzi abbia perso alla fine. La verità è che Fioroni per sopravvivere politicamente ha dovuto capitolare e convertirsi fuori tempo massimo al renzismo.
Ma torniamo a bomba. Ribadisco che ieri mi sono veramente divertito. Vedere un politico in azione, mi ha sempre appassionato. Mi piace osservare il politico e il suo comportamento. Le trasformazioni della prassi della politica. Una sorta di etologia dell’animale politico, per dirla tutta.
Quando Renzi venne per la prima volta Viterbo, fu interessante vedere coma aveva trasformato il tradizionale comizio politico. Linguaggio ancora più diretto e semplificato di quello di Berlusconi. Inserti sonori e multimediali. Un po’ di avanspettacolo e operetta. Incredibile. Anche se dentro c’era molto di Usa.
Ieri sera Fioroni, nonostante gli offuscamenti dovuti all’età che avanza, ha avuto uno sprazzo di lucidità. Non che esponesse argomenti veramente consistenti, ma li ha organizzati in un discorsetto ben confezionato su misura per i suoi sostenitori e solleticante gli istinti politici dei suoi. Cosa che ultimamente non sempre gli capita.
L’impressione è però che Fioroni viva in un mondo parallelo.
Un mondo in cui il suo sindaco è politicamente brillantissimo. La città è in uno stato smagliante. I rifiuti vengono raccolti e le strade sono pulite. La città ha una politica culturale degna di questo nome. I trasporti funzionano. La larga banda impera. Il centro storico non è ucciso dal traffico e dai vandali. Le frazioni sono dei piccoli gioielli che il comune cura con grande attenzione. Le strade sono dei tavoli da biliardo. Le fontane buttano acqua e non melma. I monumenti sono salvaguardati. Il teatro Unione sforna spettacoli manco fosse il Piccolo. E mi fermo qui per carità di patria.
Ma non sarà che Fioroni è stato sequestrato e rinchiuso in una sorta di toy world, abbastanza semplificato da poter essere compreso anche da un ex ministro? Un mondo in cui non è vero che due assessore sono pronte a dimettersi (Troncarelli e Perà). Un mondo dove ogni giorno i cittadini fanno la fila per congratularsi col sindaco. Un mondo che vede Viterbo capitale di cultura. Un mondo in cui la città dei papi per il giubileo è costretta a chiudere le porte alle frotte di turisti…
Insomma al sindaco Fioroni, pardon al deputato Fioroni mancano un po’ informazioni. E allora per lui tutto dipende da quel terribile personaggio che è Serra. O da Egidi. Due veri cattivoni. Perfidissimi. Basta guardarli, “personaggetti” con un ghigno preoccupante. Gente capace di tutto… perfino di esprimere delle opinione discordanti dal capo.
Gente che non sa che questo è peccato. Peccato grave. Si va all’inferno. Dove è giusto che stiano degli sporchi “communisti”.
Tutto dipende da loro. E non dall’incapacità della sua amministrazione di risolvere i problemi dei cittadini.
Ma dico: una amministrazione che dimentica una macchina di Santa Rosa a Milano o che non sa tenere pulite una manciata di fontane che amministrazione è? Non che siano problemi fondamentali, ma per la loro semplicità fanno capire in che situazione siamo.
Non può essere che una persona intelligente come Fioroni facendo un giro nella città reale non capisca cosa sta accadendo. E quindi è chiaro: gli alieni, in combutta con quei terribili cattivoni di Serra ed Egidi, lo tengono prigioniero nel suo mondo giocattolo.
E allora liberate Fioroni!
Carlo Galeotti
21 dicembre, 2015Comune - Crolla la maggioranza ... Gli articoli
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