Acquapendente – In attesa del rito immediato, Vincenzo Palumbo si dice “provato ma sereno”. A parlare è l’avvocato Rita Burchielli difensore, insieme a Claudia Polacchi, del funzionario comunale finito ai domiciliari per presunti appalti truccati nel comune di Acquapendente.
Per Palumbo l’accusa è di turbativa d’asta e rivelazione di segreti di ufficio per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Sant’Agostino e per i lavori di asfaltatura delle strade nelle frazioni e nel comune di Acquapendente, dopo il nubifragio del novembre 2013.
“Questa situazione – dice l’avvocato Burchielli – sta provando Palumbo che rimane comunque sereno e non ha alcun timore, perché sa qual è stato il suo comportamento nella vicenda”.
Il funzionario comunale è recluso in casa dal 17 ottobre scorso. Sono ai domiciliari anche gli imprenditori Fabrizio Galli e Marco Bonamici e i dipendenti pubblici Ferrero Friggi e Giorgio Maggi, coinvolti nell’inchiesta Vox Populi del Nipaf della forestale e coordinata dai pm Fabrizio Tucci e Stefano D’Arma. Ai cinque la procura di Viterbo contesta, a vario titolo, i reati di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreti di ufficio.
Il 3 novembre scorso gli avvocati Burchielli e Polacchi, insieme al collega Enrico Valentini, difensore di Galli, Bonamici e Friggi, hanno impugnato l’ordinanza d’arresto davanti al Riesame. Il tribunale della libertà ha però rigettato l’istanza. “La conferma dei domiciliari – spiega l’avvocato Burchielli – ci ha deluso perché speravamo in un risultato migliore. Ma i giudici valutano sulla base degli elementi a loro disposizione e le difese, se non accettano l’esito, possono ricorrere in Cassazione”.
Nell’attesa di conoscere il perché i giudici hanno confermato i domiciliari, i pm Tucci e D’Arma hanno chiesto e ottenuto il rito immediato. La prima udienza del processo lampo, ovvero senza udienza preliminare, è fissata per il 10 gennaio. “Era previsto – conclude l’avvocato Burchielli -. Questa decisione non ci ha presi né alla sprovvista né ci spaventa. In queste ore stiamo valutando se ricorrere o meno a riti alternativi, ma non abbiamo ancora preso decisioni”.
Dalla notifica del decreto di rito immediato gli interessati – in questo caso Galli, Bonamici, Friggi e Palumbo – hanno quindici giorni di tempo per decidere se andare a giudizio immediato, e aspettare l’udienza di gennaio, o chiedere rito abbreviato o patteggiamento.
Le accuse
Fabrizio Galli risponde di:
turbativa d’asta e rivelazione di segreti di ufficio per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Sant’Agostino di Acquapendente e per i lavori di asfaltatura delle strade nelle frazioni e nel comune di Acquapendente, dopo il nubifragio del novembre 2013;
corruzione per i lavori in somma urgenza sulla scarpata sovrastante il liceo scientifico di Acquapendente, in seguito a una frana;
Marco Bonamici risponde di:
turbativa d’asta e rivelazione di segreti di ufficio per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Sant’Agostino di Acquapendente;
Ferrero Friggi risponde di:
turbativa d’asta per i lavori di asfaltatura delle strade nelle frazioni e nel comune di Acquapendente, dopo il nubifragio del novembre 2013;
Giorgio Maggi risponde di:
corruzione per i lavori in somma urgenza sulla scarpata sovrastante il liceo scientifico di Acquapendente, in seguito a una frana;
Vincenzo Palumbo risponde di:
turbativa d’asta e rivelazione di segreti di ufficio per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Sant’Agostino di Acquapendente e per i lavori di asfaltatura delle strade nelle frazioni e nel comune di Acquapendente, dopo il nubifragio del novembre 2013.
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