Vignanello – Aggressione di Casapound, rispettato il calendario che da qui al 14 luglio deciderà le sorti processuali di Luca Santini e Jacopo Polidori. La perizia c’è, il 22 potrà chiudersi l’incidente probatorio.
Ieri il dottor Antonio Maria Lanzetti ha depositato in tribunale la perizia sul 24enne di Vallerano massacrato di botte la notte tra l’11 e il 12 febbraio a Vignanello da un gruppo di giovanissimi simpatizzanti neofascisti.
Tra loro anche alcuni minorenni, tra i quali il 17enne che avrebbe sferrato alla vittima il pugno che gli ha rotto il naso e fatto saltare un dente solo per avere pubblicato su facebook un post goliardico su Casapound.
Per quell’aggressione è tuttora ai domiciliari per lesioni gravissime in concorso Jacopo Polidori, leader della sezione Cimini del movimento di estrema destra, che avrebbe colpito il giovane, già esanime a terra col viso una maschera di sangue, a suon di cinghiate.
Tre minorenni sono stati denunciati a piede libero presso il tribunale per i minori di Roma. Processo subito col giudizio immediato il 14 luglio invece per Polidori e l’altro maggiorenne riconosciuto dalla vittima e dai testimoni tra gli autori dell’aggressione, per l’appunto Luca Santini.
Nel frattempo la difesa ha chiesto e ottenuto dal gip Savina Poli un incidente probatorio sulla presunta sindrome da stress post traumatico di cui soffrirebbe la vittima, a causa della quale la prognosi si è allungata oltre i 40 giorni, con relativo aggravamento del capo d’imputazione.
La difesa, ma anche il tribunale, vogliono vederci chiaro, come sottolineato dalla stessa giudice Poli nell’ordinanza con cui ha accolto al richiesta di incidente probatorio. “La prova richiesta – ha scritto – ha rilevanza fondamentale ai fini della decisione dibattimentale in ordine alla sussistenza dell’aggravante ad effetto speciale contestata agli imputati”.
Si capisce dunque l’estrema delicatezza dell’incarico conferito al dottor Lanzetti che il 22 giugno illustrerà in aula, alla presenza delle parti, l’esito degli esami cui ha sottoposto la vittima, da cui dipenderanno sicuramente le strategie di accusa, difesa e parti civili. Quel giorno, salvo sorprese, si chiuderà l’incidente probatorio.
Tempi strettissimi per Santini e Polidori, che dal 22 giugno avranno tempo ancora soltanto due giorni, fino al 24 giugno, per decidere se vorranno essere processati col rito ordinario (pubblico processo) oppure con un rito alternativo. Ad esempio l’abbreviato condizionato alla perizia, qualora si rivelsasse favorevole, che, in caso di condanna, consetirebbe lo sconto di un terzo della pena.
“Siamo davanti a una situazione anomala in cui, nonostante la richiesta di un incidente probatorio il cui esito viene definito fondamentale dallo stesso giudice per le indagini preliminari, è stato già fissato il giudizio immediato, costringendo le parti a fare i salti mortali. Ma siamo sereni, nonostante il tour de force”, il commento dei difensori Domenico Gorziglia, Samuele De Santis ed Enrico Valentini il giorno del conferimento dell’incarico al dottor Lanzetti.
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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