Soriano nel Cimino – Riceviamo e pubblichiamo – Gli occhi bagnati, i visi tristi, il silenzio rumoroso dei tanti partecipanti, hanno accompagnano ieri pomeriggio l’omelia nella chiesa di Sant’Agostino a Soriano nel Cimino, per l’ultimo saluto a Simone Ricci, morto a 26 anni in un incidente stradale.
Simone, volontario per anni alla Croce Rossa di Soriano, dimostra a noi tutti una sua particolare dote, non sempre comune, quella del concentrasi meno su di sé ma di alzare invece lo sguardo a chi è di fronte a te, per aiutarlo, mettendosi a disposizione, mettendo a disposizione soprattutto ciò che sembra sempre mancarci, il nostro tempo.
Simone rientrava da Roma dove viveva e lavorava come autista per un’azienda di noleggio pulmini come conducente, non si sanno ancora bene le dinamiche dell’incidente, era un tifoso giallorosso, appassionato di Renato Zero e proprio il cantante romano in una sua canzone dice “musica, gente, cantate che poi uno alla volta si scende anche noi…”.
Scendere dal “carrozzone” a ventisei anni è presto e questo sembra invitarci ancora di più a riflettere sulla morte o meglio sulla vita, anche se a volte si ha paura di farlo, siamo costretti dopo un po’ a fermare le nostre domande razionali, a fermare i nostri normali perché, tanto non potremmo avere mai delle risposte sicure, certe sul mistero della vita, lasciando così ad un ognuno una sua interpretazione, una sua speranza, una sua ricerca.
A noi tutti non ci resta che augurare al tempo di fare il suo difficile lavoro, affievolire il vuoto ed il dolore della famiglia e di chi gli voleva bene, come dice sempre Renato Zero tanto “il carrozzone riprende la via…”.
Stefano Perugini
13 ottobre, 2017
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