Viterbo – Operazione Babele, pioggia di patteggiamenti. Sono comparsi ieri davanti al giudice Savina Poli quattordici dei 32 arrestati nel maxi blitz del maggio 2015, in cui finì in manette anche l’ex giocatore di baseball Feliz Rodolfo Castillo.
Tra loro anche l’ultrasessantenne salita agli onori della cronaca come “nonna coca”.
Dopo l’accoglimento della richiesta di giudizio immediato della pm Paola Conti, invece del processo ordinario, tutti hanno chiesto di essere giudicati con un rito alternativo, chiudendo così in tempi più veloci e con lo sconto di un terzo della pena la loro vicenda giudiziaria.
L’udienza fiume, cominciata la mattina, si è conclusa poco prima della ore 16.
In dodici hanno patteggiato pene da un minimo di sei mesi a un massimo di un anno e quattro mesi. A tutti tranne uno è stata riconosciuta la lieve entità e la continuazione con precedenti condanne, sempre per questioni di droga. Tre di loro sconteranno la pena con lavori di pubblica utilità, presso i Comuni di Gallese e Vitorchiano e presso un’associazione di Viterbo.
Un tredicesimo indagato, invece, per vizi formali, ha dovuto rinunciare al patteggiamento, che prevede lo sconto di un terzo della pena, ed è stato rinviato a giudizio, per cui affronterà da solo il processo, che comincerà il prossimo anno.
Il quattordicesimo e ultimo tra coloro comparsi ieri davanti al giudice Poli è stato infine giudicato con il rito abbreviato. Per lui nessuna condanna, è stato assolto con la formula corrispondente alla vecchia insufficienza di prove.
Ha patteggiato invece un anno e quattro mesi “nonna coca”, la pensionata beccata in casa con oltre un etto di cocaina nascosta in un trolley, il cui arresto, nel luglio 2014, ha dato inizio alla maxinchiesta Babele.
Inchiesta di cui è titolare il pm Paola Conti che ha smantellato un giro di spaccio gestito, tra San Pellegrino e San Faustino, da due distinte bande di nordafricani e dominicani.
Gli italiani, tra i quali “nonna coca”, sarebbero stati la manodopera. Avrebbero custodito lo stupefacente per pochi spicci, in attesa di distribuirlo a chi lo aveva prenotato, tra cui imprenditori e commercianti.
Nel corso della maxiretata, che risale al maggio 2015, furono arrestate 32 persone, tra i quali, per l’appunto, l’ex giocatore di baseball 35enne Rodlfo Feliz Castillo, detto Bryan.
Silvana Cortignani
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