Viterbo - La relazione della commissione antimafia sul medico di Belcolle trovato morto in casa
di Raffaele Strocchia
|
 Attilio Manca |
Viterbo – Caso Attilio Manca, “non esistono elementi che possano dare spazio alle tesi avanzate dalla famiglia del dottor Manca per spiegare la prematura morte del giovane”. La commissione parlamentare antimafia lo scrive nella “relazione relativa alla morte di Attilio Manca”, l’urologo dell’ospedale di Belcolle trovato cadavere 14 anni fa nel suo appartamento alla Grotticella.
Il documento d’inchiesta è stato approvato lo scorso 21 febbraio, in concomitanza con la chiusura dei lavori programmati dalla commissione presieduta da Rosy Bindi (Pd). “La morte di Attilio Manca – si legge nella premessa – è da anni al centro di una campagna mediatica secondo la quale il giovane urologo di Barcellona Pozzo di Gotto sarebbe stato vittima di un omicidio maturato in contesti criminali del Messinese collegati all’allora latitante Bernardo Provenzano. Tra i vari argomenti riportati dalla stampa a sostegno di tale tesi vi è, in particolare, una fotografia della salma di Attilio Manca da cui sembrerebbe che egli, in occasione del suo decesso, abbia subito la frattura del setto nasale, circostanza questa che si porrebbe in termini di incompatibilità con le conclusioni della magistratura che ha sempre ricondotto la morte a una volontaria assunzione di eroina. Da più parti e da diverso tempo, pertanto, si chiede con forza che venga finalmente accertata la verità e sia fatta giustizia”.
La famiglia Manca – la mamma di Attilio, Angela, il papà Gioacchino e il fratello Gianluca – alla “tragedia di droga” non hanno mai creduto. Nonostante l’autopsia abbia stabilito che il medico sia morto per l’effetto combinato di tre sostanze: eroina, alcol e tranquillanti. “I familiari di Attilio Manca – spiega la commissione antimafia -, pur convenendo sulla causa della morte, hanno da sempre sostenuto che l’overdose di eroina sia tutt’altro che volontaria, ma sia invece l’effetto di un’azione di costrizione da parte di terzi. Più in particolare, l’overdose sarebbe l’escamotage usato per celare l’omicidio dell’urologo, voluto e realizzato da ambienti mafiosi e per motivazioni collegate alla latitanza di Bernardo Provenzano”.
Secondo la tesi della famiglia, “Manca, essendo l’unico urologo italiano a operare la prostata in laparoscopia, era certamente stato uno degli operatori a Marsiglia di Bernardo Provenzano – continua la commissione antimafia -. Ma poiché costui aveva intuito di essere stato riconosciuto, aveva poi disposto l’eliminazione del giovane medico. Sempre a livello di ipotesi si è anche sostenuto che Manca potrebbe aver visitato, e non operato, Provenzano e che la sua eliminazione potrebbe essere stata disposta non dal latitante ma dalla borghesia mafiosa barcellonese che temeva di essere collegata, dall’urologo, al noto corleonese. In ogni caso, l’uccisione di Attilio Manca sarebbe stata resa possibile con la fattiva partecipazione del cugino Ugo Manca, legato alla mafia barcellonese, e del suo entourage”.
Ma questa tesi non ha mai trovato conferma nelle aule di giustizia. A partire da quelle del tribunale di Viterbo, che ha condannato la donna che avrebbe ceduto al medico l’eroina letale. Fino ad arrivare alla Dda di Roma, che ha chiesto l’archiviazione del fascicolo contro ignoti per omicidio (i legali della famiglia Manca, gli avvocati Antonio Ingroia e Fabio Repici, hanno fatto opposizione). La commissione antimafia ha comunque “inteso cogliere le numerose sollecitazioni in tal senso (l’omicidio di mafia, ndr) per offrire il proprio contributo alla ricostruzione dei fatti che, per come rappresentati dalla stampa, apparivano particolarmente gravi. Non solo con riguardo al presunto assassinio in sé ma soprattutto per il suo scenario complessivo in cui, stando a tali ipotesi, si sarebbero mosse le gerarchie mafiose e si sarebbero ottenuti depistaggi con la complicità delle stesse istituzioni. Si sono svolte quindi diverse audizioni e si è acquisita tutta la documentazione dei procedimenti penali, che poi è stata oggetto di minuziosa analisi e di approfondimento. Con la consapevolezza che non spetta alla commissione antimafia accertare le responsabilità penali, si riporteranno una serie di dati e di valutazioni che possono concorrere a fare chiarezza in un caso così travagliato e dibattuto”.
Dopo aver sviscerato in 26 pagine il “caso Manca” (dal ritrovamento del cadavere ai procedimenti della magistratura alle tesi della famiglia), la commissione antimafia è giunta a tali conclusioni: “Dall’esame degli atti finora disponibili deve concludersi che, allo stato, non esistono elementi pregnanti e consistenti che possano dare spazio, ribaltando le prove acquisite, alle tesi avanzate dalla famiglia del dottor Manca per spiegare la prematura morte del giovane. Deve tuttavia segnalarsi – prosegue la commissione – che le indagini svolte dalla procura della repubblica di Viterbo, pur addivenendo a una ricostruzione aderente alle complesse risultanze investigative, furono svolte in maniera superficiale (tanto che le istanze degli inquirenti sono state oggetto di diversi rigetti e di sollecitazioni probatorie del giudice) né si conclusero, specie dopo le varie opposizioni della difesa e l’esplosione mediatica del ‘caso Manca’, con un provvedimento articolato contenente una lettura organica e ragionata di tutto il materiale probatorio sì da fugare ogni dubbio. Allo stesso modo la consulenza del medico legale, che sin dall’inizio avrebbe dovuto essere dirimente, è stata caratterizzata da gravi lacune e superficialità che hanno reso necessario richiedere integrazioni e delucidazioni e che hanno certamente contribuito ad alimentare incertezze e ipotesi alternative”.
Raffaele Strocchia
5 marzo, 2018Caso Manca ... Gli articoli
- La famiglia Manca: "Siamo certi che Attilio è stato ucciso"
- "Caso Manca, le indagini sono tutte da rifare"
- Caso Manca, petizione per riesumazione cadavere
- Anche il tribunale di Roma archivia il caso Manca: "Non fu omicidio di mafia"
- "Riesumate il cadavere di Attilio Manca"
- Gli ultimi giorni di Manca e l'ora della morte
- "Nessun rapporto tra Provenzano e Manca"
- "Il naso deviato? Solo un effetto ottico..."
- "Omicidio Manca, pentiti non credibili e versioni contrastanti"
- "Mileti condannata senza prove..."
- Monica Mileti alle Iene: "Io capro espiatorio"
- Blitz delle Iene a Viterbo per intervistare l'ex magistrato Renzo Petroselli
- "Attilio Manca vittima di mafia, ma lo Stato non vuole ammetterlo"
- "Manca si drogava da anni e Mileti era la sua spacciatrice"
- "Caso Manca, anche la procura di Roma chiederà l'archiviazione"
- "Provenzano a Viterbo dopo l'operazione alla prostata"
- No all'archiviazione, firma anche Fiorella Mannoia
- Monica Mileti: "Sono innocente"
- "Attilio ucciso per la seconda volta"
- "Non si è fatta giustizia"
- Caso Manca, 5 anni e 4 mesi a Monica Mileti
- Caso Manca, la procura chiede 4 anni e mezzo
- Caso Manca, è il giorno della sentenza
- "Caso Manca, la procura di Roma indaga per omicidio"
- "Ecco perché fu ucciso da un mix di droga, alcol e medicinali"
- "Nessun segno di violenza sul corpo di Attilio"
- "Tra Attilio e Monique un fitto scambio di telefonate..."
- La scientifica: "Non abbiamo trovato impronte in casa di Attilio"
- "Ho visto Attilio iniettarsi eroina"
- L'ultimo sms di Mileti a Manca: "Che hai combinato?"
- "Attilio faceva uso di eroina"
- "Dopo Attilio vogliono uccidere anche noi"
- "Dalla procura di Viterbo non mi aspetto più nulla..."
- "Suicidate Attilio Manca", la presentazione alla Camera
- "Non ci sono giudici solo a Berlino, ma anche a Viterbo..."
- Calunnia, prosciolto Antonio Ingroia
- Calunnia, Ingroia davanti al gup
- Caso Manca, niente proscioglimento per l'imputata
- Caso Manca, processo di giudice in giudice
- "Attilio ucciso da un ufficiale dei servizi"
- Chiesto il rinvio a giudizio per Antonio Ingroia
- "Tracce infinitesimali sulle siringhe"
- "Caso Manca, è il momento di fare chiarezza"
- "Abbiamo fornito nuovi chiarimenti sulle indagini"
- "Pignatone aperto e disposto ad andare fino in fondo"
- Caso Manca, Ingroia a Pignatone: "E' stato omicidio di mafia"
- Pazienti e Petroselli in commissione antimafia
- Calunnia, indagine su Ingroia in dirittura d'arrivo
- Caso Manca, rinviata l'audizione dei magistrati
- "Inchiesta gestita con eccessiva sufficienza"
- "Vicenda che ha bisogno di punti fermi"
- "Due spinelli al liceo non fanno di Attilio un drogato"
- "La madre di Manca sapeva che il figlio si drogava"
- Magistrati viterbesi in commissione antimafia
- "Ha ritrattato perché la moglie vuole restare a Casal di Principe"
- Magistrati in commissione antimafia il 17 dicembre
- Caso Manca, interrogazione bis dei senatori 5 Stelle
- "Non ho capito perché sono stato convocato..."
- "Cercassero gli assassini di Manca"
- "Una vicenda sempre più sbalorditiva"
- Ingroia indagato per calunnia
- Pazienti e Petroselli davanti alla commissione antimafia
- Il caso Manca in commissione antimafia
- "Setola non avrebbe mai potuto essere sentito a Viterbo"
- "Nessuna intenzione di accertare la verità"
- Parte civile fuori dal processo Manca
- Caso Manca, la Dda apre un fascicolo
- "Se è un omicidio di mafia non è competente Viterbo"
- "Un'opportunità importante per riaprire le indagini"
- I familiari di Manca: "Siamo fiduciosi"
- Il caso Manca potrebbe essere riaperto
- Salta il processo Manca
- Caso Manca, inizia il processo
- "Non c'è traccia di Manca nell'operazione a Provenzano"
- Una manifestazione per ricordare Attilio Manca
- Servizio Pubblico - Le immagini di Attilio Manca morto
- "Cose inenarrabili accadute in questo palazzo di giustizia..."
- Caso Manca, rinviata a giudizio l'unica indagata
- "Indagini-farsa, il pm accusa mio figlio"
- "L'importante è che si arrivi a un processo"
- Caso Manca, chiesto il rinvio a giudizio per spaccio
- "Ci costituiremo parte civile"
- "Prove manomesse e falsificate"
- Ingroia: "Coinvolgeremo la Procura nazionale antimafia"
- Caso Manca, udienza ad alto rischio
- Un omicidio di stampo mafioso, un'inchiesta sciatta e superficiale
- Manca non era in ospedale
- "Provenzano accennò a mio padre di un giovane medico..."
- Caso Manca, il 13 gennaio l'udienza preliminare
- Antonio Ingroia avvocato della famiglia Manca
- Caso Manca, chiesta ispezione in tribunale
- Caso Manca, solo "illazioni e congetture"
- "Dieci anni di domande senza risposte"
- Sonia Alfano: "Inchiesta gestita in modo vergognoso"
- Salvatore Borsellino: "Giustizia negata"
- "Un altro piccolo grande mistero italiano"
- "Caso Manca, se ne occupi la Procura nazionale antimafia"
- "Mio figlio è morto per volontà del capo della mafia Provenzano"
- "Vogliamo la riapertura del caso"
- Chiuso il caso Manca
- Consulenze sulle siringhe e sull'impronta nel bagno
- "Chiederemo di acquisire i video della conferenza in procura"
- Caso Manca, a ottobre l'udienza
- Richieste di archiviazione, i Manca si oppongono
- Chi dice che Attilio si drogava?
- Caso Manca, Lumia interroga il ministro della Giustizia
- "Pronti a opporci alle richieste di archiviazione"
- "Una delle pagine più tristi della giustizia italiana"
- "La Procura inerte sulla pista Provenzano"
- "Non è un omicidio di mafia, è una disgrazia di droga"
- Caso Manca, cinque richieste di archiviazione
- Caso Manca, chiuse le indagini
- Fattorini a Chi l'ha visto: "Manca non si drogava"
- Provenzano si nascondeva nell'Alto Lazio
- Manca, il fratello: "Indagini blande e superficiali"
- "Per noi è un successo, andiamo avanti"
- Manca non si è suicidato
- Manca, non è stato omicidio di mafia
- Il libro su Attilio Manca a Napolitano
- "Metta fine a questa logorante attesa"
- Fumogeno nel giardino dei Manca
- La morte di Attilio non merita l'archiviazione
- "Sento che la decisione è vicina..."
- "Attilio, ucciso nel più barbaro dei modi"
- La madre di Manca: "Vogliono ucciderci"