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Viterbo - Omicidio in via Fontanella del Suffragio - Cadavere col volto tumefatto trovato in un'abitazione - La polizia ha fermato un uomo, interrogato per tutta la notte
Viterbo – Omicidio in via Fontanella del Suffragio – L’intervento della polizia scientifica
Viterbo – Sarebbe stato ucciso a pugni e schiaffi Daniele Barchi, il 42enne trovato cadavere ieri sera nella sua abitazione. In via Fontanella del Suffragio, civico 16. Un monolocale al piano terra, nel cuore del centro storico di Viterbo. A due passi da corso Italia.
Barchi, che in quella casa viveva da solo e da tempo, sarebbe stato ucciso dopo una colluttazione. Forse, ha provato a reagire alla furia omicida del suo aggressore. Sul corpo sono infatti state trovate delle ferite, inizialmente ricondotte ad armi da taglio. Ma da un’ispezione cadaverica più approfondita, quelle ferite sono risultate troppo superficiale per essere state inferte da un coltello.
Il corpo del 42enne era, sopratutto, pieno di lividi e contusioni. Il volto tumefatto, come se Barchi fosse stato massacrato di botte. Il perché, ovvero il movente dell’omicidio, è ancora avvolto nel mistero. Gli investigatori hanno fermato un uomo, sulla trentina, conoscente della vittima. Per quasi sei ore, fino alle 4e30 del mattino, è stato interrogato in questura. Dal pubblico ministero Stefano d’Arma e dal capo della squadra mobile Donato Marano.
La macabra scoperta è stata fatta poco dopo l’ora di cena di ieri, quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta d’ingresso dell’abitazione. Barchi risultava irreperibile da almeno due giorni, e i pompieri lo hanno trovato riverso sul pavimento dell’ingresso. Adibito anche a zona giorno, accanto alla cucina. Il 42enne era cadavere. In via Fontanella del Suffragio si sono precipitate le volanti della polizia coordinate dal dirigente Riccardo Bartoli, la squadra mobile, a cui sono state affidate le indagini, e la scientifica della questura di Viterbo. I rilievi sono andati avanti per più di due ore, alla presenza anche del magistrato inquirente. Il monolocale al civico 16 è stato posto sotto sequestro.
La vittima, Daniele Barchi, era residente a Viterbo. Ma nata a Novi Velia, 2mila anime in provincia di Salerno. La salma è ora a disposizione della magistratura, che nelle prossime ore potrebbe disporre l’autopsia.