Viterbo – “Gloria è in splendida forma”. La notizia che tutti volevano sentire, a sei giorni dal trasporto della macchina di santa Rosa.
L’ideatore Raffaele Ascenzi parla della sua creatura, in conferenza stampa in comune. È il quarto trasporto e sarà ancora più bella. Con gli immancabili accorgimenti. “Grazie la lavoro di Vincenzo Fiorillo, il costruttore – spiega Ascenzi – la macchina è in splendida forma, anche con le aggiunte che abbiamo concertato insieme”. Sarà una Gloria più luminosa.
“Abbiamo aggiunto luci – anticipa Ascenzi – per mettere in risalto punti in ombra o non così valorizzati, i nove timpani sopra gli ostensori. I faretti aggiuntivi saranno posizionati nella punta delle ali degli angeli, grazie anche al lavoro di Franco Piergentili”.
Nella macchina, aggiunte anche le targhette in ricordo dei facchini scomparsi nell’ultimo anno e all’interno, le preghiere dei viterbesi, raccolte dalle suore Alcantarine. Lo scorso anno erano ottomila.
Il trasporto torna al percorso tradizionale, niente via Marconi e dedicato ai 650 caduti nella prima guerra mondiale. Sono cento anni da quando, dopo il conflitto mondiale è ripreso. A piazza del Comune la doppia girata. Un pensiero ai facchini che non ci sono più, quelli scomparsi l’ultimo anno e un ricordo speciale per Nicoletta Ascenzi, sorella di Raffaele. Amica dei facchini.
“Ci sentiamo come famiglia, onorati – spiega Raffaele Ascenzi – per il pensiero sulla girata. La città c’è stata vicina, ci ha abbracciati”. Al cantiere di san Sisto il lavoro prosegue. “In modo ininterrotto – anticipa Vincenzo Fiorillo – all’impianto d’illuminazione, oggi iniziamo con le transenne”.
La doppia girata a piazza del Comune, pensando a Nicoletta Ascenzi e ai facchini scomparsi. “Quelli in particolare – spiega il capofacchino Sandro Rossi – scomparsi nell’ultimo anno, Massimo Gemini, Antonio Febbraro, Alberto Fiorentini, che è stato portabandiera, era lui e lo è ancora nel nostro immaginario, tanto che non lo abbiamo sostituito. Quindi, Massimo Sanetti e Remo Patara. E poi, Nicoletta Ascenzi, una facchina a tutti gli effetti. Ha vissuto con tanti di noi, fin dagli anni Ottanta, quando il fratello è entrato nel sodalizio. Siamo stati accolti da tutta la famiglia. Un ricordo grande per lei”.
Doppio giro di Gloria a piazza del Comune e non solo. “Per i 40 anni del sodalizio – continua Rossi – a piazza del Teatro non faremo un quarto di girata, ma sarà al contrario. Quindi, tre quarti di giro. Facendo una sosta dove normalmente mettiamo le aggiuntive”.
Prima del trasporto, molti gli appuntamenti. Da stasera le cene in piazza san Lorenzo. “Tra l’altro – precisa il presidente Massimo Mecarini – la mostra i Tesori di Tutankhamon rimarrà aperta la sera e una parte degli incassi sarà devoluta a un’associazione che indicheremo agli organizzatori”. Parteciperanno al trasporto, i membri dell’associazione che raggruppa le grandi macchine a spalla e che ha ottenuto il riconoscimento Unesco.
Per Giovanni Arena, il primo trasporto da sindaco. Ieri, invitato alle cene tecniche. Il primo cittadino si è impegnato per consentire ai facchini d’effettuare il raduno, il 3 alle 13, al teatro Unione.
Emozionato, il presidente della provincia Pietro Nocchi, con lui sfileranno 15 colleghi da tutta Italia.
È l’anno del trasporto senza tribune. Ad eccezione di piazza del Comune. “Le altre saranno libere – spiega l’assessore alla Cultura Marco De Carolis – 1200 persone a Fontana Grande, 3300 a piazza del Teatro”. Ingressi controllati, new jersey attorno alle mura, i controlli non mancheranno.
Poi, la sera del 3 arriverà la fiaccola Lux Rosae. “Siamo nati insieme a Gloria – spiega Rodolfo Valentino – quattro anni fa. Partiremo da Arezzo, 160 chilometri, quasi tutti di corsa. Arriveremo a Viterbo alle 19 e alle 19 saremo al santuario di santa Rosa e aspetteremo lì. Il messaggio quest’anno è per i 24 ragazzi autistici ospitati nell’aretino e per i quali si sta realizzando la struttura al Campo delle rose”.
L’avvicinamento al trasporto, la sera alle 21, quest’anno vedrà esibirsi lungo il percorso, tre gruppi, di centro storico e Pilastro, sbandieratori, a partire da mezzogiorno e da porta Romana.
Oggi, in chiusura di conferenza stampa, Elisa Morucci, artista di Firenze ma di origini viterbesi, ha presentato una sua opera. Una statua che raffigura santa Rosa da bambina. Sarà esposta al museo del Sodalizio dei facchini.
Giuseppe Ferlicca
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