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Santa Rosa - Viterbo - Il trasporto della minimacchina, arricchita nelle luci e con la reliquia donata dal monastero - Un intero quartiere ha accompagnato i minifacchini - FOTO E VIDEO
Viterbo – Un trasporto impeccabile quello dei minifacchini di Santa Barbara. Ieri sera Miracolo di fede ha percorso le vie del quartiere. Ai bordi delle strade un’intera comunità orgogliosa dei propri figli.
Un’organizzazione studiata nei minimi particolari, con il capofacchino Diego Terzoli che non ha abbandonato per un secondo i suoi ragazzi. Davanti a loro, sotto la minimacchina per incitarli, incoraggiarli e spronarli. Bravissimi i minifacchini, tutti emozionatissimi e calati nel loro ruolo dall’inizio alla fine. Ad accompagnare il loro trasporto don Claudio Sperapani, il comitato e tutto il quartiere.
La partenza all’incirca alle 21. Prima i discorsi. Don Claudio fa gli onori di casa, i saluti e i ringraziamenti. “Abbiamo la gioia di portare insieme questa macchina – ha detto Don Claudio -, il nostro quartiere grazie a questo evento ritrova questa sera, come da sei anni a questa parte, la bellezza di camminare insieme nella presenza di Santa Rosa”.
Il capofacchino Sandro Rossi si è poi rivolto ai minifacchini. “Ognuno di noi – ha detto – quando passa la macchina, piccola o grande, prova delle sensazioni che sono difficili da raccontare ad altre persone che magari non assistono al trasporto. Cercate di dare il massimo, che i vostri cuori possano pulsare al massimo e che possiate trasmettere tutta la forza che avete dentro a tutte le persone che vi seguono”.
Poi l’emozione di Diego Terzoli che ha consegnato al sindaco, al vescovo e ai rappresentanti dei comitati del Pilastro e del centro storico un ricordo della serata. L’unione tra le minimacchine è solida e a suggellarla un quadro che ritrae Miracolo di fede con dedica. Prima del trasporto anche i saluti del sindaco Giovanni Arena e del vescovo Lino Fumagalli. C’è stato spazio anche per un particolare ringraziamento. Ad abbracciare Diego Terzoli è stato un minifacchino che, tra la commozione generale, ha salutato la sua guida essendo ormai giunto al suo ultimo trasporto per la minimacchina.
Miracolo di fede è al suo secondo trasporto. Quest’anno la minimacchina ha illuminato ancora di più il quartiere. Rispetto all’anno scorso c’è stata infatti qualche modifica, con un’intensificazione delle luci. A brillare di luce “più calda” alcune parti della macchina che in contrasto con la luce fredda della statua di Santa Rosa hanno reso il trasporto di Miracolo di Fede ancora più intenso. Ai bordi delle strade diverse persone notano il cambiamento, ne sono tutti entusiasti. Altra novità è la presenza sulla base di una reliquia di Santa Rosa, donata al quartiere dalle suore del Monastero.
Quest’anno la minimacchina ha effettuato due girate, una dedicata al papà di Don Claudio e una al papà di un minifacchino, entrambi scomparsi da poco.
Nel tragitto Diego Terzoli s’accosta ai ragazzi, li conosce uno per uno. Qualche parola sussurrata all’orecchio, qualche pacca sulla spalla. E poi li incita, ad ogni fermata. “Ehi Andate più piano!”. “C’avemo tempo!”. “Tutto apposto?!”. “Bravissimi”. Il gruppo è compatto. I ragazzi si sorridono, si cercano e si guardano l’uno con l’altro. Controllano tutto. Conoscono a memoria tutte le fasi del percorso di questa serata.
Attorno a loro il Sodalizio dei facchini, i rappresentanti dei comitati del Pilastro e del centro storico. E poi i famigliari, gli amici e i conoscenti. L’entusiasmo è negli occhi di tutti. Ci sono anche gli assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza e il prefetto Giovanni Bruno.
Miracolo di fede porta la firma di Luca Di Prospero, ex minifacchino, e del geometra Emanuele Derosas. L’ideatore ha ripreso il disegno presentato nel 2009 dal padre, Gianluca Di Prosepro, per il concorso di idee in cui vinse Fiore del cielo.
Il trasporto è terminato. A sciogliere l’emozione un lungo applauso. E poi gli abbracci, tra i minifacchini, con la mamma e papà. Qualcuno si asciuga gli occhi. Qualcun altro è rivolto a Santa Rosa in silenzio. Altri si scattano foto. Altri ancora si passano il ghiaccio spray sul collo e sulle spalle. Sullo sfondo i fuochi d’artificio.
Una delle serate più importanti di Santa Barbara è stata appena vissuta. Si sente l’affetto, la devozione di un intero quartiere.