Viterbo – “Posso finalmente riavere la mia libertà”. Parole sante. A dirle è Kristos Demollari. L’ascensore in via Antonello da Messina 14 a Viterbo è stato finalmente aggiustato. A metterci mano è stata l’Ater, l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. Dopo 5 settimane che non funzionava, costringendo di fatto in casa due disabili gravi che abitano al primo piano della palazzina delle case popolari nel quartiere Santa Barbara, a nord della città dei Papi.
Il primo è Kristos. La sua famiglia, Alessandro Siani e Manjola Cela, si è fatta portavoce di una battaglia importante. Permettere al figlio di poter vivere serenamente, uscire di casa in modo autonomo, Kristos ha 18 anni, e frequentare le attività sportive che segue da tempo. Scherma, nuoto e hockey.
Viterbo – Kristos Demollari
La seconda è una ragazza. Si chiama Simona. E a causa dell’ascensore che non funzionava, non usciva di casa da un mese. Con lei anche la madre, Giovanna I., una donna di 83 anni Simona è un disabile grave e ha bisogno di fare terapia 4 volte a settimana.
Viterbo – L’ascensore in via Antonello da Messina 14
Sabato scorso il servizio di Tusciaweb. “Sabato stesso – spiegano Manjola Cela e Giovanna – sono venuti subito i dipendenti dell’Ater che si sono accertati della situazione”. Subito dopo la replica dell’amministratore di condominio, Sabatino Bernabucci, e la risposta di Tusciaweb. Infine, ieri mattina, l’ascensore è stato sistemato.
“Sono soddisfatto – prosegue Kristos -. Aggiustarlo è stato un atto fondamentale. In questo modo potrò uscire autonomamente di casa senza alcun problema dovuto all’ascensore. Posso finalmente riavere la mia libertà. Una libertà in più”.
Viterbo – Alessandro Siani, Manjolia Cela e Kristos Demollari
Pare inoltre che alcune persone che abitano nel palazzo in via Antonello da Messina abbiano anche pagato gli arretrati del condominio. Secondo l’amministratore sarebbe questo il motivo per cui l’ascensore non ha più funzionato. Alcuni condomini non avrebbero pagato il condominio. In questo modo sarebbero venute meno le risorse economiche necessarie per la manutenzione dell’ascensore. A rimetterci però le due persone disabili che per più di un mese hanno visto limitata la propria libertà oppure sono rimasti chiusi in casa.
Viterbo – La casa popolare dell’Ater in via Antonello da Messina
“Ringraziamo l’Ater e l’amministratore di condominio – concludono Manjola Cela e Giovanna – per aver capito la situazione ed essere intervenuti. A tutela di un diritto fondamentale. La libertà dei nostri ragazzi”.
Daniele Camilli
Multimedia – Fotocronaca: Kristos e la sua famiglia – Video: Chiusi in casa da 5 settimane per colpa di un ascensore
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