Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – A distanza di otto mesi dallo sciopero generale del 15 marzo, i lavoratori delle costruzioni tornano in piazza per chiedere il rilancio del settore.
L’appuntamento è per il 15 novembre, con iniziative in 100 piazze italiane, presidi, volantinaggi, incontri con le istituzioni per ribadire la richiesta al governo di intervenire con scelte chiare e misure concrete che riportino il settore al centro della politica, rilanciando così la competitività e la produttività di tutto il paese.
Sarà l’ennesima occasione per illustrare le nostre proposte, a partire dall’urgenza di attivare una vera politica industriale per i settori dell’edilizia e dei materiali da costruzione, indispensabile a dare risposte definitive alla crisi nel settore.
Chiediamo inoltre il rilancio delle infrastrutture, la riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, la riforma delle pensioni e del fisco, un impegno più forte sulla legalità con il rafforzamento del Durc e della congruità, l’attuazione della Patente a punti, un inasprimento delle pene, una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Viterbo e di Rieti saranno a manifestare insieme con i lavoratori, con un presidio presso lo svincolo di Micigliano (RI).
Le nostre priorità per il rilancio del settore edile per Viterbo: il completamento dell’ospedale Belcolle, della tratta stradale della Orte – Civitavecchia, l’ammodernamento ferroviario per Roma e il raddoppio della Cassia.
Per Rieti: la ricostruzione dell’area interessata dal Sisma del 2016, dove tra decreti legge, ordinanze ministeriali e commissariali, continua a rappresentare un miraggio per la popolazione e per l’intero territorio.
Rimettere in moto il settore, da sempre volano per la ripresa economica, vuol dire non solo lavoro per centinaia di migliaia di persone e ossigeno per un indotto enorme ma dare al paese infrastrutture moderne, edifici e territori riqualificati, riducendone i consumi e mettendoli in sicurezza dai rischi sismico ed idrogeologico. Far ripartire le costruzioni vuol dire far ripartire l’intera economia del paese.
Francesco Palese (Fenealuil Viterbo-Rieti)
Francesco Agostini (Filca Cisl Lazio nord)
Carlo Proietti (Fillea Cgil Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo)
Claudio Coltella (Fillea Cgil Rieti-Roma Est-Valle dell’Aniene)
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