Viterbo – Don Franco Magalotti, il prete di Valentano che ha fatto il miracolo. Un paio d’anni fa ha iniziato a costruire un centro sanitario in Senegal. A Bargua. Due anni dopo, l’ospedale è pronto e a breve inizierà a funzionare.
“Un’impresa – ha esordito Magalotti – che all’inizio sembrava impossibile. Un lavoro realizzato da persone che hanno dato davvero tanto”.
Senegal – L’ospedale a Bargua
Assieme a Magalotti c’è infatti un piccolo gruppo di persone, che vuole restare anonimo, che da anni lavora sul territorio aiutando concretamente chi ne ha bisogno. Famiglie di disoccupati oppure persone in seria difficoltà economica. “Per garantire a tutti, laddove possibile – ha aggiunto Magalotti – dignità personale e sociale”.
Viterbo – Aly Ndoye e don Franco Magalotti
L’ospedale, oltre ai servizi di medicina e chirurgia generale, accoglierà soprattutto le donne in gravidanza garantendogli tutte le cure necessarie per far nascere i bambini e soccorrere quelli che presentano fin da subito delle difficoltà. La mortalità infantile è altissima. Proprio perché manca un ospedale. Il più vicino è a decine di chilometri di distanza e gli abitanti dei villaggi non hanno i mezzi necessari a raggiungerlo. Ed è anche così che i loro figli muoiono.
Senegal – L’ospedale a Bargua
Il gruppo di don Franco che ha investito oltre 50 mila euro per costruire una struttura sanitaria direttamente in Africa. A Bargua, un piccolo villaggio di 800 abitanti a 200 chilometri dalla capitale Dakar. L’equivalente, dal punto di vista amministrativo, di un comune italiano con rispettive frazioni. Attorno a Bargua, si muovono infatti altri 8 villaggi. Duemila abitanti in tutto, che adesso hanno anche un ospedale di riferimento.
Inoltre, l’ospedale appena costruito è stato donato alla comunità. E’ proprietà pubblica.
Senegal – La costruzione del centro sanitario
“Il centro sanitario che abbiamo realizzato – spiega don Franco Magalotti – si trova al centro del Senegal, in mezzo a villaggi dimenticati e poverissimi, lontani dai centri di comunicazione importanti, mancanti in assoluto di servizi essenziali, sanitari e sociali”.
Bargua – Senegal – Il consiglio del villaggio
Con don Franco c’è anche anche Aly Ndoye, classe 1964, fratello del sindaco di Bargua Moudo Ndoye che ha più di 80 anni. Il primo dei due è musulmano, il secondo cristiano. Vanno d’amore e d’accordo. Come due fratelli. Aly Ndoye periodicamente viene in Italia, per incontrare don Franco e raccogliere vestiti, materiali e cibo da portare a Bargua. Con un piccolo camion con cui attraversa la costa atlantica dell’Africa, arriva in Spagna e da lì in Italia. Per poi fare di nuovo il viaggio di ritorno e portare a casa quello che è riuscito a raccogliere, dormendo e appoggiandosi presso altri connazionali presenti in Italia da diverso tempo.
Bargua- Senegal – La costruzione del centro sanitario
“L’edificio adesso è finito – racconta Ndoye -. Ha una superficie di 234 mq. Si compone di un portico, una grande sala per riunioni e attesa, due bagni, una sala d’attesa interna. Tutti predisposto per interventi sanitari di prima necessità, pronto soccorso e analisi, sala parto e due sale per il ricovero veloce di chi è in gravidanza, una sala per i bambini appena nati e una per bambini con problemi particolari. Gli abitanti dei villaggi hanno collaborato con il loro lavoro e vorrebbero farlo diventare un centro di eccellenza per tutta la zona. Non si sentono più abbandonati e possono così sperare che i loro giovani non siano costretti a partire per andare a vivere e lavorare in Europa”.
Senegal – Il villaggio di Bargua
“Ora però bisogna terminare tutte le rifiniture necessarie – sottolinea don Magalotti -. Come arredi e attrezzature sanitarie. Nel frattempo abbiamo acquistato la prima ambulanza”. E già da qualche anno, il gruppo che fa riferimento a don Franco, ha portato anche l’acqua e acquistato un trattore per coltivare la terra.
“Per chiunque volesse fare una donazione – conclude don Franco Magalotti – si può far riferimento al numero di cellulare 339.8738694, rispondo io direttamente. Oppure fare un versamento sul conto corrente della “Mensa di Lazzaro” IT 20C 088 517338 0000000 206128″.
Daniele Camilli
Multimedia: I lavori per la costruzione del centro sanitario – La realizzazione dei progetti a Bargua in Senegal – Video: La nuova struttura sanitaria a Bargua – Il centro sanitario a un passo dalla conclusione – La costruzione del centro sanitario
Articoli: “Appena abbiamo iniziato a costruirlo, le donne lo hanno subito presidiato” – “Diventiamo tutti migranti e portatori di solidarietà e condivisione”
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564Informativa GDPR