Roma – Riceviamo e pubblichiamo – I virologi dell’istituto nazionale malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, a isolare il virus responsabile dell’infezione.
Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti e allestirne di nuovi. Avere a disposizione nei laboratori il nuovo agente patogeno permetterà inoltre di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino.
La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-Inmi1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.
“Il risultato ottenuto oggi – ha dichiarato Maria Capobianchi, direttore del laboratorio di Virologia dell’Inmi – è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro paese”.
“L’isolamento del virus – ha aggiunto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi – ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”.
“Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’Inmi – è un’ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.
“Con l’isolamento del virus da parte dell’équipe di virologi dello Spallanzani – ha dichiarato Alessio D’Amato, assessore alla sanità della regione Lazio – si conferma l’assoluta qualità delle strutture sanitarie della nostra regione”.
“La grande professionalità dei nostri medici, biologi e ricercatori – ha concluso Roberto Speranza, ministro della Salute – ci fornisce ulteriori strumenti di contrasto per fronteggiare questa emergenza sanitaria, e conferma la qualità e l’efficienza del nostro servizio sanitario nazionale su cui dobbiamo continuare ad investire”.
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