Gradoli – “All’alba di questa mattina Francesco Nocchia è morto”. Il sindaco di Gradoli, Attilio Mancini, dà la triste notizia durante la cerimonia per le vittime del Coronavirus di questa mattina. “Una terribile esperienza”, la definisce il primo cittadino.
Nocchia, l’80enne che a Gradoli tutti conoscevano con il soprannome di Chimera, è il settimo cittadino della Tuscia morto dopo aver contratto il Covid-19. Da una decina di giorni, era ricoverato in una struttura extra Asl di Viterbo.
“Chimera non potrà avere un funerale. Ma oggi lo ricordiamo pubblicamente”, dice il sindaco Mancini prima del minuto di silenzio per le vittime del virus. “Questo minuti di silenzio – conclude il primo cittadino – possa ricompensarle di ciò che non sono riuscite ad avere: una carezza dei loro cari nel momento della morte e la dignità del funerale”.
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