Orte – “Chi se ne frega del campionato, prima di tutto dobbiamo tutelare la salute dei nostri atleti”. Il presidente del Volley club Orte, Aldo Madonna, commenta così l’interruzione degli allenamenti della sua squadra a causa dell’emergenza coronavirus.
“Non siamo nelle condizioni di garantire la sicurezza dei nostri tesserati – ammette Madonna -. Abbiamo provato a fare delle sedute con mascherine, misuratore di febbre, bottiglie personalizzate e senza contatti tra i giocatori. Ma non possiamo usare gli spogliatoi, come faccio a chiedere a persone che vengono da Rieti, da Roma o da Viterbo di venire agli allenamenti senza potersi lavare?”.
L’Orte è fermo da una settimana e non ripartirà, almeno fino a quando non sarà superata la fase di emergenza più acuta. Secondo Madonna, di professione medico, “per garantire al 100% la sicurezza degli allenamenti servirebbe una dotazione ingente e uno staff di professionisti sempre a disposizione. Cose che alcune società più ricche sono in grado di garantire, noi no”.
“Da un punto di vista egoistico – continua il presidente del Volley club – a noi questa sosta fa comodo per recuperare qualche infortunato. Che poi non utilizzeremmo, visto che non si può allenare. Però non siamo in condizioni di fare certi ragionamenti, perché il problema è serio e credo che la federazione sarà costretta a prendere delle decisioni drastiche”.
Considerando che “è impossibile recuperare le partite con le squadre sarde come infrasettimanali”, Madonna vede tre possibili scenari sul futuro del campionato: “Emettere i verdetti in base alla classifica del girone d’andata, neutralizzare completamente la stagione, oppure ampliare i gironi di serie B per ridurre le retrocessioni solo all’ultima classificata”. Impraticabile, invece, l’ipotesi di cancellare i playoff promozione “perché ci sarebbero troppe squadre promosse e non ci sarebbe posto per tutte”.
Alessandro Castellani
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