Ronciglione – (sil.co.) – Risale al primo aprile la richiesta di colloquio al pubblico ministero Franco Pacifici da parte di una persona informata dei fatti che sostiene di avere sentito con le sue orecchie Andrea Landolfi fare delle ammissioni durante un colloquio in carcere. Adesso spunta che sarebbero due i presunti supertestimoni.
Sarebbero compagni di cella del pugile e operatore sociosanitario trentenne romano a processo davanti alla corte d’assise del tribunale di Viterbo per l’omicidio della fidanzata Maria Sestina Arcuri, la parrucchiera 26enne originaria della provincia di Cosenza precipitata dalle scale di casa della nonna dell’imputato, a Ronciglione, la notte tra il 3 e il 4 aprile 2019.
A riportare oggi la notizia, su Leggo, è il giornalista Emilio Orlando. “L’ho afferrata e scaraventata per le scale. Non mi sono controllato, stavamo litigando a causa della gelosia ed eravamo ubriachi”, avrebbe rivelato Landolfi a due detenuti del cosiddetto “repartino” di Regina Coeli. Anche loro avrebbero chiesto di essere sentiti dalla procura di Viterbo.
Landolfi da pochi giorni è difeso dagli avvocati Daniele Fabrizi e Serena Gasperini.
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