Viterbo – Un viaggio, racchiuso in un video di tre minuti, nel reparto di medicina Covid di Belcolle, da tre giorni senza pazienti. Decine e decine di foto si susseguono. Quelle dei medici e degli infermieri dell’ospedale di Viterbo, da più di sessanta giorni in trincea contro il Coronavirus. Tutti con le mascherine, i guanti, le visiere e le tute. “Andrà tutto bene”, hanno scritto su alcune. Questo è il grido di battaglia per farsi e per infondere forza in questa lunga lotta. Una lotta caratterizzata anche da turni sfiancanti e con la paura che incombe. Per esorcizzarla c’è chi si abbraccia, chi fa il segno di vittoria e chi rivolge il pollice verso l’alto. C’è pure chi fa il gesto dell’ombrello, per mandare il virus a quel paese. E se tutte quelle protezioni finiscono per nascondere i sorrisi, non riescono a fare lo stesso con gli sguardi. Gli occhi di quei medici e di quegli infermieri sono intensissimi. E sprigionano amore e speranza. Il collage di immagini, realizzato dagli stessi operatori sanitari, restituisce i momenti vissuti in reparto. Un racconto accompagnato dalla canzone “Esseri umani”. “Prendi la mano e rialzati, puoi fidarti di me – intona Marco Mengoni -. Ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà”. E quando canta “l’amore ha vinto, vince, vincerà”, scorrono le foto della stanza che i medici e gli infermieri della medicina Covid hanno decorato per il piccolo Luca, il primo neonato viterbese da madre positiva. Il bambino sta bene e ha dimostrato che la vita può sconfiggere il virus. Raffaele Strocchia |
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