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Viterbo - Lo ha scoperto Alberto Saccarello, il ragazzo che da quattro giorni sta pulendo il marciapiede "perché - ha detto - mi vergogno dello stato in cui si trova la città in cui abito" - FOTO E VIDEO
Viterbo – Il muro di fronte alla stazione dei treni di Porta Romana rischia di crollare da un momento all’altro. E ad abbatterlo saranno le acacie. A Viterbo, la città che si voleva turistica e che invece dopo il lockdown s’è risvegliata sporca e con le cose che cadono a pezzi.
Come appunto il muro davanti alla stazione. Più a valle c’è pure un distributore di benzina che s’affaccia sulla Cassia. Il tutto a qualche centinaio di metri dalla principale porta d’ingresso alla città, dalla questura e dalla Asl. Davanti, la stazione dei treni da cui arrivano persone e turisti da Roma.
Viterbo – Il muro davanti alla stazione di Porta Romana
La scoperta l’ha fatta Alberto Saccarello, il ragazzo che qualche settimana fa s’è messo a pulire la discarica, l’ennesima del capoluogo, e le erbacce, Viterbo ne è piena, di fronte alla stazione dei treni di Porta Romana dove c’è ancora la carcassa di una cabina telefonica.
Saccarello, un ventenne che lavora a Civitavecchia ma è nato e cresciuto a Viterbo, ha iniziato a pulire il tratto dove parcheggiano le macchine “perché – ha detto – mi sono vergognato dello stato in cui era ridotto. Mi vergognavo che i miei amici, che sarebbero scesi di lì a poco dal treno, vedessero la città in cui abito in questa maniera”.
Viterbo – Alberto Saccarello
Quattro giorni di pulizie, con persone che mano mano si sono aggregate. Da Gennaro Castiello a Fabrizio Rocchi. Per terra, a pochi passi dalla stazione dei treni, hanno trovato bottiglie, plastica, pezzi di macchina, tavolette da bagno, siringhe eccetera. E a forza di pulire, la scoperta, facendosi largo tra erba e sporcizia. “Dietro alla vecchia cabina dei telefoni – fa notare Saccarello – il muro s’è letteralmente incurvato, piegato. Le acacie spingono. E a breve, questa l’impressione a occhio nudo, rischiano di buttarlo giù”. Chili di roba che potrebbero cadere qualcuno. Visto che da quelle parti c’è una stazione dei treni con gente, studenti e turisti che li vanno a prendere. Per tornare a casa oppure andare a scuola. A pochi metri di distanza dal muro c’è anche un distributore di benzina.
Viterbo – Il lavoro di pulizia di Alberto Saccarello
In quel tratto le radici delle piante si sono infilate nel muro, spingendolo mano mano verso l’esterno. In quel punto Saccarello ha sospeso i lavori, proseguendoli attorno. L’ennesimo caso di incuria, e in questo caso pure di pericolo.