Viterbo – Salvato e restituito. All’unanimità, e su proposta dell’opposizione. Un’affresco, sta all’ingresso della chiesa di Sant’Andrea, quartiere di Pianoscarano, Viterbo. E’ di Matteo Giovannetti, il pittore dei papi e della corte di Avignone. Trecento viterbese, rarissimo. L’attribuzione è dello storico e critico d’arte Federico Zeri.
La chiesa di Pianoscarano è antichissima. Risale al XII secolo. Apre al quartiere e da sempre rappresenta un punto di riferimento per chi ci abita, e per tutti.
Viterbo – L’affresco di Matteo Giovannetti
“Affresco salvato e restituito ai cittadini e al futuro – ha detto il consigliere comunale Giacomo Barelli (Forza civica) che ha proposto l’emendamento -. Nel bilancio 2020 è stato accolto e approvato all’unanimità un emendamento che stanzia 5 mila euro per il restauro e la riqualificazione dell’affresco. Un affresco del trecento viterbese attribuito ad un autore importante come Matteo Giovannetti. Altre due opere dello stesso autore si trovano una nella chiesa di Santa Maria nuova, un’altra all’interno degli uffici della Fondazione Carivit”.
Matteo Giovannetti, formatosi alla scuola del pittore Simone Martini, e amico personale dello scrittore Francesco Petrarca, fu il tramite tra il giottismo d’impronta senese e l’arte gotica francese. Fu chiamato ad Avignone da papa Clemente VI a decorare il palazzo dei papi dove diresse un’équipe internazionale di pittori.
Viterbo – La chiesa di Sant’Andrea a Pianoscarano
“L’intervento – prosegue Barelli – ha avuto un duplice obiettivo. Innanzitutto artistico, volto a salvare e tenere vivo nella memoria il trecento viterbese, che rischia di scomparire. Ha poi un importante appeal turistico per Viterbo e il quartiere di Pianoscarano. Restituiamo così alla chiesa di Sant’Andrea uno dei suoi capolavori”.
Viterbo – Il consigliere comunale Giacomo Barelli
Un capolavoro in un punto strategico del centro storico. E in una città dove le tracce del trecento sono veramente poche. Pianoscarano è infatti uno dei quartieri più antichi della città che, nel corso dei secoli, ha mantenuto intatto il suo tessuto sociale e antropologico. All’interno del quartiere anche una delle sedi dell’università degli studi della Tuscia. Il complesso di San Carlo, recuperato dall’incuria più di vent’anni fa e ora sede di alcuni insegnamenti dell’ateneo. A pochi passi dalla chiesa di sant’Andrea anche la casa di Luigi Petroselli, figura storica del partito comunista italiani, e il sindaco di Roma più importante di sempre, che nel quartiere ha giocato un ruolo fondamentale. Una vera e propria arteria democratica che dal circolo Arci il Cosmonauta scorreva fino alla casa di Petroselli passando per la sede Biferali del Pci.
Viterbo – L’affresco di Matteo Giovannetti
“L’affresco di Matteo Giovannetti – spiega lo storico dell’arte Fulvio Ricci – è importantissimo per due motivi. Il primo, la carenza di documenti pittorici trecenteschi a Viterbo. Non ci sono molte testimonianze. Anche a causa del trasferimento della corte papale ad Avignone e la peste della prima metà del XIV secolo. Tutto questo aveva comportato uno sforzo da parte della comunità viterbese nel realizzare degli affreschi ex voto che si richiamavano alla Madonna”.
Viterbo – La chiesa di Sant’Andrea a Pianoscarano
L’opera ritrae una Madonna in trono con bambino. “Madonna del latte – precisa Ricci – per cui una Madonna che dà abbondanza, fiancheggiata da due immagini di cui ne resta soltanto una, probabilmente quella che non si vede è un’altra immagine di Maria. Si tratta quindi di un documento importante dal punto di vista storico, antropologico e pittorico”.
Viterbo – Lo storico dell’arte Fulvio Ricci
Le condizioni attuali dell’affresco “non sono proprio ottimali – prosegue Ricci – e ciò ha comportato nel corso degli anni un eccesso di disinteresse. Il rischio era non tenere l’affresco nella giusta considerazione. Invece una riqualificazione estetica restituirebbe alla cittadinanza un documento, e ai fedeli un elemento di devozione”.