Viterbo – “Torre di Pasolini: prezzo troppo alto per il comune, ci aiuti il ministero”. La storica dimora è in vendita e già il primo settembre, il sindaco di Soriano nel Cimino Fabio Menicacci aveva scritto al ministro ai Beni culturali Dario Franceschini.
Una richiesta d’aiuto, affinché che un bene così importante rimanesse nella disponibilità pubblica. Il primo cittadino sperava pure d’incontrare l’esponente di governo, ma forse complici i troppi impegni, i due non si sono mai visti e Menicacci non ha nemmeno ricevuto risposta, dopo oltre due mesi, alla missiva.
Ma l’argomento è di stretta attualità e chissà che da Roma qualcosa o qualcuno non si muova.
A Soriano le idee non mancano, serve qualcosa che le faccia muovere. “L’amministrazione – scrive Menicacci a Franceschini – ha un progetto di sviluppo culturale del sito e delle zone limitrofe: cascate del fiume castello, dove Pasolini girò le scene del battesimo nel Vangelo secondo Matteo, zona archeologica, fosso della Mulinella, zona dei mulini romani e medioevali e delle case ipogee che si trovano in zona”.
La richiesta economica per la Torre di Pasolini tuttavia è eccessiva per le casse comunali. “Il prezzo che chiede la famiglia dello scrittore, regista e poeta – sottolinea Menicacci – che sarebbe felice se la proprietà passasse all’ente locale, non è certamente alla portata della mia amministrazione.
Volendo evitare che un gioiello storico e carico di cultura possa diventare, anche se di lusso, un b&b e non possa essere più goduto dalle centinaia di persone che visitano il sito settimanalmente, sono a chiedere il suo soccorso per valutare se congiuntamente al Mibact, possano essere percorse soluzioni che permettano l’acquisizione da parte del comune e del ministero”.
Il sindaco di Soriano, alla lettera aveva pure allegato una bozza di progetto per la valorizzazione e sottolineato altri interventi di valorizzazione del territorio e salvaguardia del patrimonio artistico e archeologico da parte della sua amministrazione, dal museo civico all’apertura della pinacoteca e la biblioteca: “Con 75mila volumi, fiore all’occhiello non solo del nostro territorio ma dell’intera regione”.
Soriano, poi: “È sede di due importanti campagne di scavi con le Università di Roma La sapienza e Unitus, poi il riconoscimento Unesco per la Faggeta Vetusta”.
Ma anche l’acquisizione dal Vaticano delle catacombe di Sant’Eutizio e il Castello Orsini. “Quest’ultimo – descrive Menicacci – domina il paese e siamo impegnati nel faticoso recupero di uno dei palazzi rinascimentali più belli della Tuscia, il Chigi Albani e le sue fonti. Oltre al recupero di affreschi del 1600 che torneranno ad essere fruiti dalla popolazione”.
Una terra che ha visto grandi personaggi: “Ernesto Monaci, Pirandello, Fabrizio De Andre e soprattutto Pier Paolo Pasolini che nella Torre di Chia aveva fissato la sua residenza e dove è partito per quella notte disgraziata che non lo ha visto più tornare”. La stessa torre che il sindaco Menicacci e non solo, vorrebbero che rimanesse un bene a disposizione di tutti.
Giuseppe Ferlicca
Articoli: La regione Lazio deve salvare la Torre di Chia di Pier Paolo Pasolini, a tutti i costi di Silvia Somigli – Zingaretti compri quella torre e ne faccia qualcosa di bello e di umano di Antonello Ricci – La torre di Chia resti, oggi e per sempre, “la Torre di Pasolini” di Alfonso Antoniozzi – Giancarlo Torricelli: “Si acquisti la Torre di Chia per farne una delle sedi permanenti di studi pasoliniani” – Rotelli e Mollicone (FdI): “Franceschini trasformi la Torre di Pasolini in museo” – Battistoni (FI): “La Torre di Pasolini sia acquistata dallo stato” – La Torre di Pasolini venduta per 800mila euro come “casale in ottimo stato di 185 mq” di Carlo Galeotti
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564Informativa GDPR