Pordenone – Dopo l’assassinio di ieri notte a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, l’uomo si è presentato in questura con le mani ancora sporche di sangue e ha raccontato agli agenti quello che aveva fatto. Il 33enne avrebbe accoltellato la sua compagna diverse volte fino a provocarne la morte. L’ennesimo femminicidio in Italia, consumato proprio nella giornata dedicata alla violenza sulle donne.
Come difensore, il presunto assassino ha scelto l’avvocatessa Rossana Rovere, legale da tempo impegnata nella difesa dei diritti delle donne, la quale ha declinato la difesa. “Non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita spesa a promuovere i diritti delle donne, proprio non me la sento – ha dichiarato all’Ansa – sono tutta dall’altra parte”.
“Tra l’altro proprio ieri ho ottenuto una vittoria importante in cassazione per un riconoscimento della responsabilità dello stato italiano nei confronti di donne vittime di violenza e quindi ho rinunciato, ho rinunciato perché incompatibile” ha concluso.
L’avvocatessa ha rinunciato all’incarico proposto. Al suo posto, se ne occuperà l’avvocato Ernesto De Toni del foro di Padova.
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