Viterbo – (g.f.) – Un luogo di confronto e perché no, anche di scontro sulla città e il suo futuro, un nuovo laboratorio di cittadinanza attiva. Il nome è un programma: “Io sono civico”.
C’è già un logo e pure il presidente: Alfonso Antoniozzi. Il regista e cantante lirico ha un obiettivo: “Mettere insieme forze e idee per immaginare una città diversa”.
Se logo e presidente già ci sono, così come i primi componenti, la sede arriverà. “E avrà le porte aperte – osserva Antoniozzi – perché alla città manca uno spazio in cui chi voglia, possa esprimersi artisticamente, verbalmente”.
Un luogo di confronto. “Su urbanistica, cultura, sociale, sport. Un luogo a disposizione dei cittadini. Siamo tutti convinti che bisogna tornare a incontrarci e parlare, non solo virtualmente. Mettere le nostre idee a confronto. Ci si confronterà e magari ci si scontrerà in modo costruttivo, per Viterbo”.
Alfonso Antoniozzi è consigliere comunale Viterbo 2020, ma la nuova creatura segue un percorso diverso rispetto al movimento. “Non ha nulla a che vedere – precisa Antoniozzi – questo è un esperimento che se funziona spero che duri anche venti anni.
Nasce da persone impegnate politicamente. C’è parso utile aprire un laboratorio all’interno del quale discutere”.
Alla presentazione c’è pure Chiara Frontini. “Io sono civico – osserva Frontini – non è un’evoluzione di Viterbo 2020. Non è un movimento che si presenterà alle elezioni. È a tutti gli effetti un laboratorio di cittadinanza attiva che ha l’obiettivo di allargare le maglie delle persone che possono contribuire a formare una una visione di città. Aggregando cittadini ed esperti”.
Mentre per il movimento: “Per Viterbo 2020 ci sarà un cambiamento – anticipa Frontini – ma se ne parlerà più avanti”.
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