Viterbo – “Le scatole e i fili abbandonati oppure inutilizzati nel quartiere San Pellegrino vanno tolti. Entro una settimana. Altrimenti ci penserà il comune”. Il sindaco Giovanni Arena interviene sull’incuria dovuta ai cavi che percorrono piazze e muri del quartiere medievale più importante del centro storico. E’ il primo provvedimento che prevede un intervento consistente a tutela del decoro urbano della città in una zona troppe volte abbandonata a sé stessa e alla buona volontà di locali, attività artigianali e residenti.
Viterbo – I cavi elettrici in piazza San Carluccio
Questa mattina l’avviso dovrebbe essere pubblicato all’albo pretorio. “Oggi – spiega il sindaco – darò incarico di pubblicare la comunicazione sull’Albo pretorio del comune. La comunicazione è rivolta a tutti coloro, associazioni e privati, che per qualsiasi ragione abbiano lasciato scatole, fili e cavi abbandonati o inutilizzati nel quartiere San Pellegrino. Trascorsa una settimana, dieci giorni, se scatole e cavi abbandonati e inutilizzati non verranno rimossi, a quel punto li toglierà il comune. A partire – puntualizza Arena – dai cavi di piazza San Carluccio. Quelli sono i primi che partono. E non vedo l’ora”.
I cavi di San Carluccio, più volte segnalati, anche da prefetto e comandante dei vigili del fuoco, pendono da mesi dal muro pieno d’erba ed edera della piazza. Transennati, stanno ancora lì. Le transenne non ci sono più. Tra un paio di settimane al massimo si spera anche i fili.
Un passo in avanti importante. Un avviso che riguarda solo scatole e fili abbandonati o inutilizzati. Non i cavi della luce o del telefono in uso, stampati anch’essi sulle facciate del quartiere.
Viterbo – I cavi in piazza San Carluccio
“Intervenire su scatole e cavi abbandonati – ha commentato il sindaco – è un atto doveroso nei confronti del quartiere. Per quanto riguarda i cavi della luce e del telefono che stanno sulle facciate, per questi il percorso è più lungo e difficile. Perché occorre negoziare la cosa con i privati. Provvederemo comunque a portare avanti un’opera di sensibilizzazione cercando di trovare la soluzione giusta assieme ai proprietari delle case”.