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Montalto di Castro – Riceviamo e pubblichiamo – Montalto di Castro non può sopportare di diventare il deposito nazionale di quanto più grave e nocivo alla salute dell’uomo e dell’ambiente ci possa essere.
La nostra agricoltura con prodotti di eccellenza, il nostro litorale ancora abbastanza incontaminato e la vegetazione spontanea composta da una macchia mediterranea colorata e variegata non possono certo essere minacciati dalla presenza di un deposito di scorie radioattive. Tantomeno è considerabile l’idea alla presenza di una riserva naturale del WWF a poca distanza e dell’importantissimo parco archeologico di Vulci.
Abbiamo bisogno che il nostro territorio continui a produrre eccellenze agricole, come l’asparago verde ed il melone, senza il rischio di ospitare uno stoccaggio di scorie radioattive. Inoltre, la nostra battaglia del no alla centrale nucleare, che vide la centrale Alessandro Volta ieri convertita ed oggi in via di smantellamento, non può vanificarsi trasformando le nostre aree in deposito di sostanze radioattive.
Noi abbiamo già dato abbastanza. Viviamo di turismo, naturale, archeologico ed estivo, e in un momento in cui, mai come oggi, la salute dell’uomo è a rischio, non possiamo permetterci di fornire delle aggravanti ad un tale pericolo già alto.