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Dal Veneto alla Sicilia, ecco quali regioni potrebbero cambiare colore da domenica

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Roma – Dal Veneto e la Liguria fino alla Sicilia, diverse sono le regioni che potrebbero cambiare colore a partire da domenica prossima. È attesa per il nuovo monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore della sanità, con i dati relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio e la nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza di venerdì 29 gennaio.  


Roberto Speranza

Roberto Speranza


Mentre l’ultimo bollettino della Protezione civile sull’epidemia di Coronavirus ha riportato 15mila 204 contagi e 467 morti in tutta Italia, attualmente si trovano in zona gialla: Campania, Basilicata, Molise, provincia autonoma di Trento, Toscana; in zona arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia – nei giorni scorsi riclassificata dopo essere stata per una settimana, per “errore”, in fascia rossa -, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta; in zona rossa: provincia autonoma di Bolzano e Sicilia. 

Diverse sono le regioni che sperano nel cambio di colore a partire da domenica prossima. Va comunque ricordato che per passare dal rosso all’arancione o dall’arancione al giallo devono trascorrere 14 giorni a partire da quello in cui per la prima volta vengono registrati dati che consentono la collocazione nella fascia più bassa di rischio. Il dpcm, infatti, dice che l’aggiornamento scatta “fermo restando la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione”.

Tra le cinque regioni e province autonome già gialle, Basilicata, Campania, Molise, Toscana e provincia di Trento, rischiano in particolare il Molise e la provincia di Trento: entrambe hanno un rischio moderato ma sono ad alto rischio di progressione all’alto – che le metterebbe in automatico in arancione – e hanno un rt nei valori minimi rispettivamente di 0,97 e 0,84.

Delle quattordici arancioni, la Liguria, con un rt a 0,94 e rischio basso, potrebbe diventare gialla, così come il Veneto, che, stando a quanto riferisce il governatore Luca Zaia, ha un rt a 0,62. Hanno buone chance di passare al giallo anche AbruzzoFriuli, PiemonteEmilia-Romagna e Calabria. Anche Lazio e Marche potrebbero unirsi nella zona con meno restrizioni. Dovrebbero invece rimanere in arancione Sardegna, LombardiaPuglia, Umbria e Valle d’Aosta

Quanto alle due in rosso, la provincia autonoma Bolzano e la Sicilia, solo quest’ultima potrebbe passare alla zona arancione con meno restrizioni: l’rt, ha spiegato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, “è in calo e i parametri dei posti letto in terapia intensiva e area medica sotto la soglia critica”.

Nessuna regione ha invece ancora i requisiti per accedere alla zona bianca. Rt sotto 1, un livello di rischio basso e una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Solo una regione sembra al momento in grado di raggiungere l’obiettivo a breve: la Basilicata.


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