Roma – Con le dimissioni del premier Giuseppe Conte, che questa mattina ha rimesso il proprio mandato al presidente della repubblica Sergio Mattarella, si apre una delicata fase per la politica del paese.
Sergio Mattarella e Giuseppe Conte
“Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al palazzo del Quirinale il presidente del consiglio dei ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del governo da lui presieduto – ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti -. Il presidente della repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio”.
Le consultazioni con tutte le forze politiche cominceranno mercoledì pomeriggio, dopo la cerimonia per il Giorno della memoria in mattinata.
Ecco, da questo momento cosa può succedere.
Scenario uno. Nuovo governo Conte, grazie all’appoggio dei “responsabili”. Il presidente Sergio Mattarella affida l’incarico di formare un nuovo governo a Giuseppe Conte il quale accetta con riserva ma certo di una nuova maggioranza in parlamento senza gli esponenti di Italia Viva ma con i “responsabili” o “costruttori”, che ad oggi ancora non si sono palesati. Questa soluzione della crisi dipende da come andranno le consultazioni: indispensabile che nasca nei prossimi due giorni la “quarta gamba” in grado di dare la maggioranza al premier sia alla Camera che al Senato.
Scenario due. Nuovo governo Conte, ma con una maggioranza diversa. La possibilità per Conte di trovare una nuova maggioranza esiste anche senza l’appoggio dei “responsabili”. Un nuovo governo potrebbe nascere inserendo Italia Viva all’interno della coalizione, con un riassetto corposo della squadra di governo. In sostanza, il premier resta lo stesso ma a cambiare saranno i ministri.
Scenario tre. Stessa maggioranza, ma premier diverso: la soluzione più gradita ai renziani. Qualora l’accordo politico non venisse trovato, il presidente della repubblica potrebbe incaricare un esploratore, solitamente una figura di alto profilo istituzionale, per verificare un’eventuale maggioranza in parlamento con l’obiettivo di sanare le fratture. In questo caso, quindi, salterebbe la figura di Giuseppe Conte al vertice pur rimanendo stabile l’attuale maggioranza.
Scenario quattro. Un governo di unità nazionale: la soluzione richiesta da Forza Italia. Un governo di unità nazionale per evitare le elezioni, con l’unica condizione di trovare un nuovo premier.
Scenario cinque. Nuove elezioni. È lo scenario meno probabile dei cinque, ma comunque è una possibilità che deve essere tenuta in considerazione. Se infatti nessuna soluzione sarà trovata, a Mattarella non resterà che sciogliere le Camere e indire elezioni anticipate.
