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Evade dai domiciliari per andare a minacciare la moglie, in carcere un 36enne

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Terni - Polizia

Terni – Polizia

Terni – Evade dai domiciliari per andare sotto casa della moglie a minacciarla, arrestato dalla polizia e trasferito in carcere.

È successo domenica notte a Terni, dove un 36enne albanese, secondo quanto riporta la nota della questura ternana, avrebbe violato la misura degli arresti domiciliari, che gli era stata comminata per precedenti reati, per raggiungere la moglie.

La donna, un’italiana, era tornata a vivere nell’abitazione della sua famiglia d’origine. Il 36enne si sarebbe quindi presentato sotto la casa in cui si è stabilita la moglie e avrebbe lanciato minacce di morte al citofono, affermando anche di essere in possesso di una pistola.

I familiari della donna avrebbero quindi avvertito la polizia, che è accorsa sul posto dopo pochi minuti. L’uomo, però, si era già allontanato. Gli agenti l’avrebbero ritrovato nella sua abitazione, senza trovare nessuna pistola.

L’uomo è stato denunciato per minacce ed evasione. In considerazione di questo, gli è stata revocata la misura degli arresti domiciliari ed è stato trasferito nel carcere ternano di Sabbione.

Negli ultimi due giorni la polizia di Terni è stata impegnata anche in due provvedimenti d’espulsione di cittadini irregolari. Il primo per un albanese di 23 anni, a cui è stato notificato l’ordine di lasciare il territorio nazionale, e il secondo rivolto a un marocchino di 43 anni, che è stato accompagnato al Centro permanenza e rimpatrio “Corelli” di Milano.

In particolare, la questura di Terni fa sapere che il marocchino, dopo aver scontato di 4 anni, 6 mesi e 20 giorni di arresti domiciliari (oltre a 10mila 200 euro di multa) per cumulo pene per rapina aggravata, rapina, violazione legge sugli stupefacenti e danneggiamento, sarebbe stato espulso perché sprovvisto di permesso di soggiorno, per i “numerosi precedenti penali come tentato omicidio, rapina, violazione legge sugli stupefacenti, minacce e lesioni personali aggravate” e perché nel 2009 sarebbe già stato arrestato per sequestro di persona.

L’uomo è stato dunque dichiarato “persona pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica” e ha ricevuto l’ordine di accompagnamento immediato alla frontiera per il rimpatrio.


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