Roma – Giuseppe Conte si è dimesso. Pochi minuti dopo mezzogiorno, il premier è salito al Quirinale per rimetter il proprio mandato a Mattarella. La decisione ora è nella mani del presidente della repubblica.
Sergio Mattarella e Giuseppe Conte
Come annunciato durante il consiglio dei ministri di questa mattina, dopo 500 giorni è arrivata così al capolinea l’esperienza al governo del “Conte bis”. “Ringrazio l’intera squadra, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”, avrebbe detto il premier, annunciando le sue intenzioni a Palazzo Chigi.
Poi l’incontro al Colle con il capo dello stato, durato mezz’ora. L’ipotesi che ora sembra più probabile è che Mattarella dia di nuovo l’incarico a Conte, che proverà a lavorare a un nuovo governo, dando vita di fatto il “Conte ter”. Per verificare se ci siano i margini per un reincarico, le consultazioni con i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, che inizieranno mercoledì pomeriggio, si annunciano rapide ma “vere”.
Il Pd, il M5s, Leu garantiscono che faranno da scudo a Conte. Dopo che il premier ha comunicato la decisione di dimettersi, i capi delegazione del M5s Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di LeU Roberto Speranza avrebbero ribadito in consiglio dei ministri il loro sostegno a Giuseppe Conte.
“Credo che il Pd abbia dimostrato di essere un partito di grandissima responsabilità – ha la vicepresidente del Pd Deborah Serracchiani al Tg1 -, è unito e c’è bisogno di essere un punto fermo in un percorso strettissimo e complicato. Abbiamo bisogno di rilanciare l’azione di governo e lo abbiamo detto anche prima di questa crisi che è incomprensibile. Il punto imprescindibile è Conte e bisogna allargare e rilanciare l’azione di governo”.
Dopo quello con il presidente Mattarella, in programma per il premier dimissionario Conte, gli incontri con il presidente del Senato, Casellati e il presidente della Camera, Fico. Non è prevista alcuna conferenza stampa, mentre è atteso un videomessaggio rivolto agli italiani, in cui Conte spiegherà la sua decisione.
Intanto il centrodestra ha convocato un vertice alle 14:30. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, con in collegamento dalla Provenza Silvio Berlusconi, si vedranno alla Camera. Presenti anche i partiti di Cambiamo, Udc e Noi per l’Italia.
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