Viterbo – “La città di Viterbo chiede perdono per la deportazione e lo sterminio degli ebrei. La città chiede perdono per i crimini del nazismo e del fascismo”. Sono le parole del sindaco Giovanni Arena che questa mattina alle 9 e mezza, 27 gennaio Giorno della memoria, era davanti al portone dove nel 2015 sono state poste le pietre d’inciampo a ricordo della deportazione di tre ebrei viterbesi uccisi nei campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale. Emanuele Vittorio Anticoli, Letizia Anticoli e Angelo Di Porto. In via della Verità numero 19.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena in via della Verità 19
“Un fatto doveroso – ha poi aggiunto il sindaco dopo aver depositato una corona di fiori davanti al civico 19 -. Per quello che è stato e per far sì che non succeda più in futuro, tutelando e valorizzando il ruolo di tutte le minoranze e le diversità, che per un Paese significano una sola cosa: sviluppo, crescita e ricchezza culturale”.
La decisione del sindaco è arrivata ieri sera. “Voglio essere comunque presente – aveva detto il sindaco -. Il Giorno della memoria è fondamentale e le istituzioni lo devono ricordare anche sul posto. Anche da soli, con dei fiori”. Come ha fatto Arena questa mattina.
Viterbo – La corona di fiori del comune e le pietre d’inciampo
Tra il 1943 e il 1944, anno della liberazione della città da parte dell’esercito alleato, vennero deportati verso i campi di sterminio del nord Europa 12 ebrei viterbesi. Prima di essere deportati furono detenuti all’interno del carcere di Santa Maria in Gradi dove oggi ha sede il rettorato dell’università degli studi della Tuscia che lo scorso anno ha dedicato una targa in ricordo delle vittime della Shoah. All’ingresso dell’aula magna dell’Ateneo. Nazisti e fascisti, sempre tra il ’43 e il ’44 e sempre nella Tuscia, si resero responsabili anche di numerosi crimini. Oggi, per celebrare il Giorno della memoria, le iniziative previste si svolgeranno in prefettura, all’istituto comprensivo Fantappie e nei comuni di Calcata, Civita Castellana, Montalto di Castro e Vetralla.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena in via della Verità 19
“Quest’anno – ha aggiunto Arena – purtroppo ci siamo dovuti adeguare alla situazione e non abbiamo fatto la cerimonia come tutti gli anni con il coinvolgimento della Fantappie. Ma il Covid non mi ha impedito di ricordare il Giorno della memoria depositando lo stesso una corona in ricordo degli ebrei e di tutte le persone deportate nei campi di sterminio. Il rispetto che dobbiamo avere per questi anniversari così importanti – ha concluso il sindaco – è fondamentale per far sì che le nuove generazioni sappiano convivere senza sopraffarsi”.
Daniele Camilli
Fotogallery: Il sindaco in via della Verità 19
– Giovanni Arena: “Sarò a Porta della Verità per celebrare il Giorno della memoria”


