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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – L’ipotesi di candidare alcune aree del viterbese, di particolare pregio paesaggistico e ambientale, a siti idonei ad ospitare il deposito unico nazionale per per le scorie nucleari è straordinariamente grave.
Mi preme sottolineare in modo inequivocabile che questa ipotesi di localizzazione è incompatibile con le vocazioni ambientali, produttive e paesaggistiche di un territorio, che (specie in Maremma e nei Monti Cimini) ha puntato con forza sulle produzioni agricole di qualità (si pensi all’olio di Canino o alla zona del Biodistretto della via Amerina e delle Forre). Un territorio che ha investito nella valorizzazione turistica, nella riscoperta dei borghi, nella cultura e nell’ambiente.
Se questa idea non venisse immediatamente bloccata, ci troveremmo di fronte al paradosso di un territorio che produce pratiche locali di sostenibilità e una politica generale che compie la scelta opposta, candidando il Viterbese ad ospitare rifiuti radioattivi. Si tratta di un’operazione che va bloccata ed impedita.
Per quanto mi riguarda sosterrò in ogni sede le mobilitazioni che già si stanno annunciando da parte di quelle comunità.
Massimiliano Smeriglio
Eurodeputato S&D