Viterbo – Coronavirus, prime immunizzazioni nella Tuscia.
Ieri all’ospedale di Belcolle i quaranta operatori sanitari che il 28 dicembre sono stati vaccinati contro il Covid, hanno ricevuto la seconda dose. Nei prossimi sette giorni dovrebbero sviluppare gli anticorpi, ma tra una settimana si sottoporranno a un esame per certificarlo.
Finora tra Viterbo e provincia sono state somministrate 6mila 76 dosi a medici e infermieri, ospiti e operatori di Rsa e case di cura e ai primi over 80. Si tratta di 3mila 762 femmine e 2mila 314 maschi che nelle prossime tre settimane faranno il richiamo per l’immunizzazione.
La vaccinazione del dottor Giuseppe Cimarello
Nel frattempo si stanno definendo i dettagli per l’avvio della campagna di profilassi sulla popolazione. Al momento sono stati vaccinati quasi settecento anziani che hanno più di 80 anni. Si tratta di persone con fragilità già seguite dai servizi sanitari della Asl, che la stessa azienda sta contattando per la somministrazione.
Tutti gli altri ultra 80enni, che nella Tuscia sono circa 27mila, riceveranno il siero dal primo febbraio. Il via alle prenotazioni (che potranno essere fatte per il periodo temporale primo febbraio – 31 marzo) è fissato per lunedì prossimo, 25 gennaio, tramite il sito internet regionale salutelazio.it (Prenota vaccino Covid). “Basta solo il codice fiscale – spiega l’Unità di crisi Covid-19 della regione -. Si potrà scegliere uno dei cento punti di somministrazione diffusi sul territorio del Lazio, con la prima fascia oraria disponibile. In automatico con la prima prenotazione si prenota anche la seconda, sempre nello stesso punto di somministrazione”.
Per ora nella Tuscia, oltre agli ospedali di Belcolle, Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia, sono stati individuati altri tre presidi: la Casa della salute a Bagnoregio, l’Idi di Villa Paola a Capranica e il Sant’Anna a Ronciglione. “L’accesso ai punti vaccinali – sottolinea l’Unità di crisi regionale – avverrà solo con il codice di prenotazione. È fortemente sconsigliato recarsi ai punti vaccinali senza la prenotazione”.
Non solo via internet: dal primo febbraio gli over 80 potranno chiedere la propria dose anche al medico di famiglia. “In questo caso – fa sapere l’Unità di crisi regionale – la prenotazione sarà gestita direttamente dal medico e la somministrazione avverrà in studio”.
Nella Tuscia ci si sta avvicinando anche alla conclusione delle prime somministrazioni nelle Rsa e case di cura. “Tutti gli obiettivi – rimarcano dalla regione – sono correlati alla disponibilità delle dosi di vaccino e potranno subire modifiche secondo le consegne”. Ieri nel Lazio la Pfizer ha recapitato il 70% delle dosi previste. Un ritardo che però, al momento, sembrerebbe non coinvolgere Viterbo e provincia.
Raffaele Strocchia