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 Coronavirus – Un’ambulanza |
Fabrica di Roma – Gentilezza, professionalità e un’attenzione a dir poco speciale per i pazienti. Doti non comuni e tutt’altro che scontate, ma che non mancano al personale del reparto Covid subintensivo di Belcolle, secondo l’esperienza di Domenico Vignaroli.
Il signor Vignaroli, di Fabrica di Roma, è stato ricoverato il 16 dicembre. L’ambulanza l’ha portato in ospedale e dopo due giorni i medici lo hanno trasferito nel reparto subintensivo. Lì c’è rimasto quindici giorni, poi è stato di nuovo spostato nel reparto ordinario e, infine, dopo più di un mese, è stato dimesso dall’ospedale a metà gennaio.
Un’esperienza dura, ma che si è conclusa nel migliore dei modi.
“Eravamo preoccupatissimi – raccontano i familiari – perché questa malattia ancora così poco conosciuta fa una grande paura a tutti. E poi non potevamo andarlo a trovare, vedere come stava e tutto questo complicava le cose”.
Ma il personale del reparto subintensivo si è messo subito a disposizione. “Ci chiamavano tutti i giorni per darci notizie – ricordano -, addirittura un’infermiera il giorno prima della vigilia di Natale ha fatto una foto a nostro padre e ce l’ha mandata per farcelo sentire più vicino”.
Il signor Domenico Vignaroli ora che è uscito dall’incubo del Covid vuole ringraziare tutti loro, che gli sono stati così vicini. “Sono stati tutti gentili, professionali e disponibili – dice -: persone eccezionali alle quali va il mio grazie dal profondo del cuore”.