|
Montalto di Castro – Riceviamo e pubblichiamo – Facciamo appello all’amministrazione comunale ed a tutte le associazioni presenti a Montalto e Pescia per dar vita ad un coordinamento che si mobiliti celermente per scongiurare l’ipotesi che il nostro comune diventi l’immondezzaio d’Italia.
Giudichiamo molto positivamente la volontà del vice sindaco Luca Benni di convocare un consiglio comunale straordinario sull’argomento ma, nel contempo, lo invitiamo anche a promuovere un incontro con tutte le associazioni presenti sul territorio per programmare iniziative comuni. Il rischio per Montalto e Pescia è infatti molto alto.
Come stabilito dall’articolo 27 comma 1 del decreto legislativo 31 del 2010, la proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee – Cnapi deve includere una contestuale proposta di “ordine di idoneità sulla base di caratteristiche tecniche e socio-ambientali delle suddette aree”. La Sogin ha quindi raggruppato le aree potenzialmente idonee, ossia rispondenti in pari misura ai criteri di sicurezza della guida tecnica numero 29, in quattro insiemi con ordine di idoneità decrescente (A1, A2, B e C), individuati considerando aspetti socio-ambientali, logistici e di classificazione sismica di natura amministrativa.
Purtroppo le tre aree ricadenti in tutto o in parte nel territorio del comune di Montalto (Vt-8,Vt-36 e Vt-27) sono tutte in zona A1, quindi considerate “molto buone” per ospitare l’eventuale impianto nazionale di stoccaggio di materiale radioattivo.
Dobbiamo quindi fare fronte comune per difendere tutti insieme il futuro del nostro territorio e dei nostri figli.
Associazione Montalto e Pescia legate insieme