Viterbo – “Non voglio passare come l’assessora che ha tagliato i pini a piazzale Gramsci, ma è una scelta obbligata”. Sul recupero della piazza, che passa dall’abbattimento degli storici alberi Laura Allegrini, assessora ai Lavori Pubblici, vede pochi margini di manovra.
Risponde a Chiara Frontini (Viterbo 2020), che invece ha un’idea diversa su come rinnovare la zona. Idea che passa dal mantenere le piante dove sono.
“L’intervento dell’amministrazione comunale – ricorda Frontini – è per 608mila euro e prevede l’abbattimento degli alberi, il rifacimento dell’asfalto e attraversamenti sopraelevati, tra l’altro discutibili, con la vicinanza alle mura. Invece, si può riqualificare il verde preservando gli alberi. Noi abbiamo una proposta alternativa”.
Allegrini disponibile all’ascolto, ma sui pini ci dà un taglio. “È stata decretata la pericolosità – osserva l’assessora – da perizie tecniche importanti. Ci dicono che gli alberi sono a fine vita. Non mi sottraggo alla discussione, non voglio passare per l’assessora che ha tagliato i pini, ma la scelta è obbligata. Ci sono le perizie tecniche, non siamo noi a decidere”.
Relazioni, l’ultima delle quali nel 2018. “In realtà – fa notare Frontini – non è vero che siano pericolosi o che rischino di cadere. Quella relazione parla solo di due pini da abbattere e così è stato. Poi, quattro sono da monitorare attentamente. Gli altri sono in perfetto stato di salute”.
Se non subito, a breve, la sorte è comunque segnata. “La relazione parla di fine vita entro 20 anni – fa notare l’assessora – non possiamo spendere ora 600mila euro salvando alcune piante, per poi dover intervenire nuovamente. Venti anni sembrano lontani, ma non lo sono.
Nessuno vuole tagliare quelle piante e io sarei felicissima di salvarle”.
Giuseppe Ferlicca

