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 Scorie nucleari |
Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Chissà cosa devono aver pensato la Sogin e diversi esponenti di governo quando hanno espresso soddisfazione per la mappa dei siti potenziali per ospitare il deposito unico dei rifiuti radioattivi, individuando ben 5 aree (su 67) nel Viterbese.
Forse l’idea è che, essendo territori a bassa densità abitativa, non sarebbero, comunque, in grado di opporre chissà quale resistenza.
Certo, desta perplessità che tra i criteri per l’individuazione dei siti vi sia una modesta attività sismica e l’assenza di insediamenti vulcanici, per poi accorgersi che, tra le aree individuate ci sta Tuscania, dove nel 1971 si verificò un terremoto rovinoso, e alcuni dei comuni che insistono nell’area vulcanica dei Monti Cimini.
E desta ancora più rabbia che, mentre tutti si riempiono la bocca con i concetti di sostenibilità e di riconversione ecologica, territori come il Viterbese, che, specie in alcune aree, hanno investito in agricoltura di qualità (si pensi all’olio di Canino), in uno sviluppo turistico sostenibile (si pensi all’area del lago di Bolsena), nella protezione ambientale e nel recupero delle identità locali (si pensi a Corchiano e allo straordinario lavoro di Bengasi Battisti), nell’enogastronomia a chilometro zero, rischino di veder compromesso questo lavoro pluriennale (fatto di un reticolo di micro attività) per una scelta sciagurata, centralistica, pensata senza alcun rispetto delle vocazioni e delle particolarità territoriali.
I prossimi mesi saranno quelli della partecipazione e delle mobilitazioni. In queste ore in molti comuni del Viterbese si stanno raccogliendo firme e si stanno convocando i consigli comunali. Lunedì prossimo la provincia e tutti i sindaci incontreranno il sottosegretario Morassut (che invece ha espresso una posizione possibilista).
Noi saremo dentro a queste mobilitazioni, al fianco delle comunità locali del Viterbese, con la consapevolezza che questa inaccettabile ipoteca sul futuro dell’intero territorio regionale deve essere fermata. A tutti i costi.
Equologica Lazio