Viterbo – Prima si è data priorità ai richiami, ora esclusività. A causa dei vaccini anti Coronavirus tagliati dalla Pfizer, da ieri stop alle nuove inoculazioni nella Tuscia come nel resto del Lazio. Almeno per il resto della settimana.
L’ordine è arrivato direttamente dalla regione, con un documento inviato ad Asl, aziende ospedaliere e policlinici universitari. “Si chiede di sospendere – è messo nero su bianco – dal 21 gennaio, fino a nuova comunicazione, la somministrazione delle prime dosi a qualunque categoria di popolazione, sottoponendo a richiamo esclusivamente i soggetti che hanno ricevuto la prima dose”.
Vaccino anti-Coronavirus
Ieri nella Tuscia siero per 230 persone: 121 all’ospedale di Belcolle, 55 nella struttura Villa santa Margherita di Montefiascone e 54 all’Andosilla di Civita Castellana. Si tratta di tutti richiami, il cui totale ammonta a 375. Ma entro i prossimi ventuno giorni il secondo vaccino dovrà essere inoculato a più di 6mila persone. Il tutto con già il 30% in meno delle quantità previste per questa settimana e il 20% in meno sullo stock che Pfizer dovrebbe consegnare in Italia da lunedì, come annunciato dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri.
Di conseguenza rischia fortemente di slittare la campagna di profilassi degli over 80, la cui partenza è stata fissata per il primo febbraio. La Asl di Viterbo è stata costretta a posticipare a data da destinarsi l’apertura dei cinque nuovi punti di vaccinazione individuati. “In merito alla programmazione – scrive la regione nel documento – della vaccinazione per gli ultra 80enni, verranno fornite ulteriori indicazioni non appena ricevute informazioni certe sulle prossime consegne”. Ma bisognerà aspettare almeno la prossima settimana.
Raffaele Strocchia