Viterbo – Vaccino anti Coronavirus, la Pfizer consegna meno dosi. Anche nella Tuscia, dove ieri (come in tutti i 20 hub del Lazio) è arrivato il 30% in meno di quelle previste. Le conseguenze non sono da poco perché la regione, per non sprecare il lavoro fanno fino ad oggi, ha già indicato di dare “priorità alle somministrazioni delle seconde dosi per completare la copertura vaccinale”. Richiami che da lunedì sono incominciati pure tra Viterbo e provincia, e se non vengono fatti entro 21 giorni l’efficacia del siero non è garantita.
Vaccino anti Coronavirus
La decisione della regione, che l’assessore alla sanità Alessio d’Amato definisce “imposta”, genera inevitabili disagi nell’avvio della campagna di profilassi sugli over 80, che nel Lazio sono 470mila di cui 27mila nella Tuscia. Per il momento resta confermata la data del primo febbraio, con prenotazioni a partire dal 25 gennaio tramite il sito internet salutelazio.it. Ma si sta già rimodulando il programma e le somministrazioni saranno centellinate rispetto a quanto previsto.
La Asl di Viterbo, ad esempio, sarà costretta a far slittare a data da destinarsi l’apertura dei nuovi punti di vaccinazione individuati: la cittadella della salute nel capoluogo, le case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, il poliambulatorio di Bolsena e il presidio Sant’Anna di Ronciglione. Ciò vuol dire che i pochi, rispetto alle previsioni, over 80 che lunedì riusciranno a prenotarsi, potranno ricevere il siero solo nelle sedi già attive: ovvero gli ospedali di Belcolle, Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia.
Ad oggi la Asl di Viterbo è prima, tra le dieci del Lazio, nella somministrazione delle dosi agli ultra 80enni: 1746, su un totale regionale di 9mila 634. Si tratta di ospiti di Rsa e case di cura e anziani con fragilità già seguiti dai servizi sanitari della Asl. Nel frattempo attenzione anche ai 49 pazienti del Cra di Nepi che hanno contratto il virus e che hanno già ricevuto il primo vaccino: le loro condizioni di salute verranno monitorate pure per capire se nelle prossime settimane potranno essere sottoposti al richiamo.
Raffaele Strocchia