Viterbo – Coronavirus, al via le vaccinazioni sui primi 192 over 80 della Tuscia. Durante la giornata riceveranno il siero, quello Pfizer o Moderna, nei centri di somministrazione già attivi: gli ospedali di Belcolle, Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia. “Questi punti – spiegano dall’assessorato regionale alla Sanità – sono attrezzati nella gestione in sicurezza delle somministrazioni e nella garanzia della catena del freddo”.
Il team di vaccinatori del dottor Roberto Catasca
Si sono prenotati 11mila 500 over 80
Sono 24, invece, gli anziani non autosufficienti che oggi verranno vaccinati a domicilio dall’unità mobile Uscovid della Asl. Finora hanno richiesto questo servizio più di 200 ultra 80enni tra Viterbo e provincia, su un totale di 11mila 508 prenotati (alle 19 di ieri). “Ogni anziano – ricorda l’entourage dell’assessore Alessio d’Amato – ha ricevuto un sms con il memo della prenotazione e già la data dell’appuntamento per la seconda dose, che avverrà dopo 21 giorni per il vaccino Pfizer e dopo 28 giorni per quello Moderna”. Il messaggio, inviato dalla Regione 72 ore prima della somministrazione, non serve solo a ricordare l’appuntamento ma anche per un’eventuale disdetta.
Obiettivo: concludere le vaccinazioni entro maggio
Nella Tuscia gli over 80 sono circa 27mila e 3mila 144 sono già stati vaccinati contro il Covid: si tratta di ospiti di Rsa e case di riposo e anziani con particolari fragilità. Per quanto riguarda i tempi della campagna, dall’assessorato alla Sanità affermano: “L’obiettivo, stante le dosi oggi disponibili e garantendo sempre la seconda, è di concludere entro i primi di maggio. Qualora ci dovesse essere un aumento delle dosi a disposizione, verranno anticipati gli appuntamenti e aumentati i punti di somministrazione che oggi, a causa della scarsità delle dosi, non possono essere ulteriormente ampliati”. Quotidianamente le inoculazioni verranno fatte “in rapporto alla percentuale di popolazione”.
Incognite sulla campagna per gli under 55
Se la campagna sugli ultra 80enni è entrata nel vivo, seppur in forma ridotta, una serie di incognite aleggiano su quella per gli under 55. Per questi ultimi ci si affiderà al siero prodotto da AstraZeneca, che però ha già operato una riduzione delle scorte a livello internazionale. Nel Lazio lo stoccaggio delle prime fiale dovrebbero concludersi in settimana. Poi verranno inviate dalla Regione alle Asl, che a loro volta le consegneranno ai medici di famiglia: ma non prima di un paio di giorni. Insomma, le vaccinazioni per chi ha meno di 55 anni non inizieranno prima della seconda metà di febbraio.
Nessuna prenotazione, chiameranno i medici di base
Ma come si procederà? “Nella maniera più veloce – sostiene il team dell’assessore D’Amato -, ovvero per classi di età (a partire da quella del ’66, ndr) e per le categorie che saranno individuate dal ministero della Salute come prioritarie”. L’indicazione dal dicastero è attesa per questa settimana. Per le somministrazioni sarà “fondamentale – rimarcano dalla Regione – il ruolo dei medici di medicina generale”. Saranno loro, stando a una prima indicazione, a chiamare i pazienti in base all’anno di nascita. Per gli under 55, dunque, al momento non è prevista la prenotazione.
Tre grandi centri di vaccinazione
La Asl di Viterbo, nel frattempo, sta facendo di tutto per essere pronta non appena arriveranno le prime dosi per la vaccinazione di massa. Nel capoluogo, a Civita Castellana e a Tarquinia sono stati individuati i tre grandi centri della Tuscia: rispettivamente la parrocchia della Grotticella, l’area Mice nel centro commerciale Piazza Marcantoni e il centro anziani. Ogni sede avrà fra le trenta e le quaranta postazioni.
Superate le 12mila vaccinazioni
Nel Viterbese ieri sono state superate di 124 unità le 12mila somministrazioni: 7mila 508 sono state fatte a donne e 4mila 616 a uomini. Immunizzate 5mila 682 persone. I richiami fatti nelle scorse 24 ore sono stati trecento, tra i quali quelli agli ultra 80enni eseguiti all’ospedale di Acquapendente dall’equipe del dottor Roberto Catasca. Nonostante l’avvio della campagna sugli anziani, proseguono i richiami sulle persone a cui è stata inoculata già la prima dose.
Raffaele Strocchia
