Massimo Paolini
Montefiascone – Presunti abusi d’ufficio, al via gli interrogatori degli indagati davanti al pm.
Prenderà il via domani la “due giorni” di interrogatori davanti al pubblico ministero Franco Pacifici per i dieci indagati nell’inchiesta sui presunti abusi d’ufficio nel Comune di Montefiascone.
Tra loro, raggiunti il 20 gennaio da altrettanti avvisi di garanzia, ci sono tutti gli ex membri della giunta Paolini, insieme a quattro dipendenti comunali della polizia locale.
La serie di interrogatori prenderà avvio domani al secondo piano del palazzo di giustizia di via Falcone e Borsellino con l’ascolto dell’ex sindaco Massimo Paolini, dell’ex vice sindaca Orietta Celeste e degli ex assessori Massimo Ceccarelli, Paolo Manzi e Fabio Notazio.
Fabio Notazio
Dopodomani compariranno davanti al pm gli altri indagati: l’ex assessora Rita Chiatti, l’ex comandante dei vigili urbani di Montefiascone, ora in pensione, Luigi Salvatori, l’attuale comandante della polizia locale del paese Giulia Bassi e i dipendenti Luciana Fronda e Giovanni Nunziati, quest’ultimo in pensione.
Gli indagati, che compariranno in questi due giorni davanti al pm Franco Pacifici, saranno accompagnati dai loro difensori: l’ex sindaco Massimo Paolini dall’avvocato Massimo Pistilli, l’ex vice sindaca Orietta Celeste da Vincenzo Piergiovanni, gli ex assessori Paolo Manzi e Massimo Ceccarelli da Enrico Valentini, Fabio Notazio da Giovanni Labate, l’ex assessora Rita Chiatti da Fausto Barili, mentre i quattro dipendenti pubblici della polizia locale da Giovanni Labate.
Orietta Celeste
I dieci sono indagati a vario titolo dalla procura della repubblica di Viterbo per tre filoni d’inchiesta.
Il primo vede indagati tutti gli ex membri della giunta Paolini (sindaco, vice e assessori) in merito ad una selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato e part-time al 50% di due unità di categoria D in quanto, secondo la procura, “firmavano ed approvavano la delibera di giunta comunale numero 215 del 22 agosto 2017 con la quale indicavano la riserva dei posti soltanto a favore del personale interno al Comune, omettendo le altre categorie previste per legge, quali appartenenti alle forze armate, disabili ed equiparati e così facendo intenzionalmente arrecavano al Comune di Montefiascone un ingiusto danno”.
Il secondo filone dell’indagine della procura di Viterbo riguarda invece la selezione per ricoprire il posto vacante di comandante della polizia locale di Montefiascone e sotto la lente d’ingrandimento sono finiti una serie di atti compiuti tra il 31 luglio e il 17 settembre 2019. Sono indagati gli ex membri della giunta Paolini e l’ex comandante dei vigili urbani di Montefiascone Luigi Salvatori.
Massimo Ceccarelli
La terza parte dell’indagine riguarda il concorso per l’assunzione di agenti di polizia locale con contratto part time e a tempo determinato avvenuto tra il 17 settembre e il 1 ottobre 2019 e vede indagati, in quanto membri della commissione, l’attuale comandante della polizia locale Giulia Bassi e i dipendenti della municipale Luciana Fronda e Giovanni Nunziati, quest’ultimo in pensione.
Per la procura questi ultimi avrebbero fatto “apporre su tutti i tabulati a risposta multipla scritti dai concorrenti il proprio nome e cognome e la propria firma, in contrasto quindi con il principio dell’anonimato ribadito anche dal Consiglio di Stato al fine di garantire l’imparzialità della pubblica amministrazione nello svolgimento delle prove concorsuali e così facendo intenzionalmente arrecavano al Comune di Montefiascone un ingiusto danno”.
Michele Mari
Presunzione d’innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.