Viterbo – (raff.stro.) – Vaccino anti-Covid, ok dell’Aifa al farmaco AstraZeneca per chi ha fino a 65 anni. Ora si è in attesa del via libera definitivo dal ministero della Salute, ma la regione Lazio si porta avanti e modifica il calendario delle prenotazioni per chi lavora nel mondo dell’istruzione.
Da ieri ha iniziato a prendere appuntamento chi ha tra i 45 e i 55 anni: nella Tuscia sono stati più di mille tra personale di scuole, università e servizi per l’infanzia. Lunedì, invece, toccherà alla “nuova” fascia d’età 56 – 65 anni, mentre slitta a mercoledì quella tra i 35 e i 44. Chiudono, da venerdì prossimo 26 febbraio, gli under 34.
Le prime somministrazioni sono in programma fra tre giorni (22 febbraio) nei grandi centri di Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana. Questi ultimi due, rispettivamente nei locali del centro anziani e nell’area Mice, sono operativi da ieri con le inoculazioni agli appartenenti alle forze dell’ordine. Al giorno ricevono il siero circa 250 tra agenti e militari, per un totale di 1092 persone under 55 da vaccinare entro la fine della settimana. Ma i numeri potrebbero aumentare e il piano slittare con il coinvolgimento delle classi che vanno dal 1956 al 1965.
Per quanto riguarda i lavoratori nel mondo dell’istruzione, la platea potenziale da vaccinare nella Tuscia è di circa 5mila operatori. Anche questa destinata a crescere perché il dato è fermo a chi ha meno di 55 anni.
Il centro di vaccinazione a Civita Castellana
Con l’attivazione dei centri di Tarquinia e Civita Castellana, la Asl riesce a somministrare un centinaio di dosi in più al giorno. Ieri sono state 569, che hanno portato il totale a sfondare quota 17mila. Finora i viterbesi che hanno ricevuto il siero sono 17mila 86 e a 6mila 274 è stato fatto anche il richiamo.
Ora i punti di vaccinazione tra Viterbo e provincia sono sette, di cui quattro (ospedali di Belcolle, Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia) dedicati agli ultra 80enni. Le inoculazioni per questa fascia, compresi gli ospiti di Rsa e case di riposo, sono state 5mila 780. Si procede a un ritmo di 240 dosi al giorno, di cui 48 a domicilio.
Con il via libera del farmaco AstraZeneca fino ai 65 anni, dal primo marzo le somministrazioni dai medici di famiglia inizieranno proprio dai nati nel 1956.