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Davanti al pm sfilano l’ex sindaco Paolini, la vice Orietta Celeste e due assessori

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Franco Pacifici

Il pm Franco Pacifici


Montefiascone – (sil.co.) – Ex giunta di Montefiascone indagata per abuso d’ufficio, ieri è stato tutto dedicato ai pubblici amministratori il primo round di interrogatori davanti al pm Franco Pacifici.

Il primo a salire negli uffici della procura, al secondo piano del palazzo di giustizia di via Falcone e Borsellino, è stato l’ex sindaco Massimo Paolini. Sempre ieri sono stati sentiti anche l’ex vicesindaco Orietta Celeste nonché gli ex assessori Paolo Manzi e Massimo Ceccarelli.

Tutti hanno risposto alle domande del sostituto procuratore Pacifici, titolare dell’inchiesta di cui si è saputo lo scorso 20 gennaio, giorno in cui i dieci indagati sono stati raggiunti da altrettanti avvisi di garanzia in concomitanza con la fissazione della due giorni di interrogatori che si concluderà questo venerdì. 

Oggi toccherà agli ultimi due membri della giunta uscente, gli ex assessori Fabio Notazio e Rita Chiatti, nonché all’ex comandante della municipale Luigi Salvatori, all’agente in pensione Giovanni Nunziati, alla nuova comandante Giulia Bassi e alla vigilessa Luciana Fronda


Orietta Celeste

Orietta Celeste


Secondo l’accusa, tra il 2017 e il 2019, i dieci indagati avrebbero commesso, a vario titolo, irregolarità nella nomina del nuovo comandante dei vigili urbani, in un concorso per ausiliari del traffico e nell’assunzione di funzionari amministrativi in uffici però diversi da quelli della polizia locale.

“Abbiamo chiarito molto volentieri, non abbiamo nulla da nascondere. Con totale trasparenza io ho parlato della situazione”, il commento a caldo, nel primo pomeriggio di ieri, dell’ex vicesindaco Orietta Celeste. 

“E’ stato un interrogatorio tranquillo e sereno. Siamo stati sentiti con molto garbo. Ho parlato, così come hanno fatto gli altri, con totale trasparenza. Abbiamo chiarito la nostra posizione, la mia posizione, come componente della giunta insieme agli altri. E’ stato un colloquio tranquillo, franco e nemmeno particolarmente lungo. Mi sento soddisfatta, perché abbiamo chiarito la posizione, quindi è andato bene”, ha proseguito.

“Naturalmente restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento – ha aggiunto Orietta Celeste, che di mestiere fa l’avvocato – e naturalmente, vista anche la professione che ho scelto, posso dire di avere massimo rispetto e massima fiducia nella magistratura”.


Enrico Valentini

L’avvocato Enrico Valentini


 “I miei assistiti hanno risposto con estrema tranquillità a tutte le domande”, dice l’avvocato Enrico Valentini, che assiste gli ex assessori Manzi e Ceccarelli.

“L’interrogatorio è stato molto sereno, molto trasparente, non c’è stato nessun problema da nessun punto di vista. Hanno chiarito molto bene la loro posizione. Il pm ha chiesto spiegazioni sia sul primo che sul secondo capo d’imputazione”, prosegue il difensore.

“Si tratta di delibere di giunta – ricorda il legale – erano stati dati incarichi a delle commissioni che dovevano esaminare i candidati. Aspettiamo fiduciosi, ma conoscendo la realtà dei fatti non vedo come Manzi e Ceccarelli possano essere coinvolti in questioni del genere. Non esiste. Quanto meno loro non c’entrano nulla”. 


Presunzione d’innocenza

Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


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