Viterbo – Coronavirus: manca meno di una settimana all’avvio delle vaccinazioni dai medici di famiglia, fissato per il primo marzo. Ma si procede con qualche tentennamento. “Purtroppo – afferma l’assessore regionale alla Sanità Alessio d’Amato – le notizie sui continui mancati arrivi del vaccino AstraZeneca generano incertezza, soprattutto nel momento in cui dobbiamo partire con i medici di medicina generale. Siamo in una fase delicata nella programmazione della campagna vaccinale – prosegue D’Amato -, abbiamo bisogno di certezze per garantire velocità e il miglior servizio possibile”.
Dubbi sono stati espressi anche dalla Federazione italiana medici di famiglia di Viterbo. “Mentre c’è chi dibatte se il vaccino AstraZeneca vada fatto nel proprio studio o in altro locale, giunge alla nostra attenzione quella che crediamo essere la vera criticità: a chi va fatto questo vaccino?”, chiede il segretario provinciale Michele Fiore. “Una nuova circolare del ministero – spiega Fiore – dice che non devono essere esclusi i soggetti con patologie sic et simpliciter, ma quelli estremamente vulnerabili. In Fimmg ci stiamo ponendo il problema di definire il soggetto ‘estremamente vulnerabile’ e prima dell’inizio della campagna vaccinale cercheremo di fare chiarezza”.
Intanto nella Tuscia è stata sfondata quota 20mila somministrazioni, seicento delle quali sono state fatte ieri. È record. Le immunizzazioni sono 6mila 311, mentre hanno ricevuto almeno la prima dose 7mila 312 ultra 80enni. “La macchina per mettere in sicurezza gli anziani sta viaggiando regolarmente – sostiene l’assessore D’Amato – e prevediamo entro i primi giorni di marzo di aprire anche le prenotazioni rivolte alla fascia di età 78 e 79 anni, assieme alle principali categorie di esenzione che rientrano nelle fasce di vulnerabilità definite dal ministero della Salute”. Nel frattempo sono stati vaccinati con prima dose tutti gli ospiti delle Rsa e delle case di cura di Viterbo e provincia e proseguono le inoculazioni sul personale di scuole e università. Da oggi, inoltre, potranno prendere appuntamento i 35 – 44enni e da sabato gli under 34 che lavorano nel mondo dell’istruzione.
Raffaele Strocchia