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“Un passo concreto verso la sostenibilità della corilicoltura della Tuscia”

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Viterbo - Università della Tuscia - Santa Maria in Gradi

Viterbo – Università della Tuscia – Santa Maria in Gradi

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Il 13 febbraio 2021 si concluderà con un webinar la prima fase del progetto Ruewo – Rationalization of the use of energy and water in orchards, un iter di incontri pensato per dare vita ad un gruppo operativo Go, lo strumento che l’Unione europea ha individuato per mettere in circolo le idee e condividere know how secondo la tecnica bottom up partendo dalle esigenze dei produttori e dei cittadini dei paesi membri.

Questi mesi di lavoro sono serviti per verificare che ci fossero la volontà e le conoscenze per realizzare un progetto che potesse conciliare frutteti moderni con il miglioramento della gestione delle risorse idriche e rendere più efficiente l’uso dell’energia in agricoltura. Il capofila della misura PSR 16.1 l’Università degli studi della Tuscia dipartimento Dafne, che da anni si occupa di sicurezza e sostenibilità in campo agricolo, ha disegnato lo stato dell’arte delle aziende del territorio, in particolare quelle corilicole ed olivicole, in riferimento al consumo di acqua ed elettricità ricercando le eventuali tecnologie sostenibili già utilizzate.

I meeting hanno puntato alla condivisione del know how riguardo la razionalizzazione delle risorse e il risparmio energetico proveniente dalle ricerca universitaria e privata coinvolgendo gli sviluppatori della sensoristica e domotica hi tech. Si è lavorato quindi per verificare criticità, volontà e conoscenze per realizzare una piattaforma di controllo dei sistemi di irrigazione che potesse permettere di conciliare frutteti moderni con il miglioramento della gestione delle risorse idriche ed energetiche monitorando parametri BIO Nutrizionali grazie all’apporto della società di ricerca privata BIOSENSOR srl

Inoltre sin dalle prime battute hanno fatto parte del G.O. tutti gli attori della filiera in particolare la società di commercializzazione di frutta a guscio Bio Nocciola srl che ha contribuito fornendo il punto di vista di chi commercializza e deve conciliare quantità e qualità del prodotto mantenendo fede ad una scelta di sostenibilità che la caratterizza ormai da decenni. La novità del progetto resta però quella di non puntare su soluzioni calate sul territorio, ma pensate direttamente da chi lavora e vive il territorio.

Il progetto, se pur modificato nelle modalità e nei tempi dalla pandemia, ha saputo reinventarsi anche grazie alle soluzioni individuate dal consulente e chiude la prima fase 16.1 ricevendo numerose manifestazioni di interesse per l’ampliamento del G.O. per questo il responsabile scientifico prof. Massimo Cecchini si augura al più presto l’apertura del bando 16.2 dedicato al sostegno dei progetti pilota e allo sviluppo dei nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie che permetterebbe il trasferimento delle tecnologie alle aziende frutticole.

Progetto Ruewo


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