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Crocetta, a rischio crollo la balaustra della chiesa

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Viterbo – A rischio crollo la balaustra della scalinata seicentesca di accesso alla chiesa di Santa Maria del Poggio, in piazza della Crocetta, Viterbo. Per come sono messe le colonnine laterali. Molto male. Tant’è vero che qualcuno, presumibilmente il comune, ha fasciato col bianco-rosso una delle due rampe d’accesso alla chiesa. Perché, l’impressione è quella, una colonnina si sarebbe staccata volando a terra. Attorno, comunque, pare non vi siano cartelli riconducibili all’amministrazione o qualcun altro che possa avere voce in capitolo.


Viterbo - Piazza della Crocetta - La chiesa e la fontana del miracolo di Santa Rosa

Viterbo – Piazza della Crocetta – La chiesa e la fontana del miracolo di Santa Rosa


La chiesa è quella di Santa Rosa, cioè quella dove la santa è cresciuta e dove è stata inizialmente sepolta. Lì di fronte anche la fontana medievale (XIII secolo) della Crocetta e del miracolo della brocca. Qualche passo oltre, la case dove pare abbia mosso i primi passi e trascorso l’infanzia. L’insieme di queste cose, uno spicchio importante di un’area più vasta, via Mazzini, che va da porta della Verità a piazza del Teatro, oggi quest’insieme di cose cade a pezzi o, bene che vada, è nel più totale degrado. La chiesa, la fontana e la prima casa di Santa Rosa. Innanzitutto la scalinata. Le colonnine che reggono il corrimano sono praticamente ridotte a cocci. Alcune si stanno letteralmente sbriciolando oppure spezzando in punti chiave. Insomma, rischiano di crollare, portandosi appresso tutto il resto.



Due colonnine non ci sino più. Una è venuta giù di recente. L’altra sembra anni fa. Le colonnine rimaste sono ad oggi 49. Di queste 31 sono danneggiate, di cui 18 seriamente danneggiate e due pericolose, ossia sul punto, così pare a prima vista, di spezzarsi.


Viterbo - La scalinata della chiesa della Crocetta

Viterbo – La scalinata della chiesa della Crocetta


“Della piccola chiesa di Santa Maria del Poggio – sta scritto sul cartello turistico di lato alla piazza – si hanno notizie fin dal 1076, come riportato da taluni documenti che in quella data indicano la presenza di una chiesa in Vico de Poju, in una zona che all’epoca era un povero villaggio di contadini. Ulteriori informazioni sul tempio si estrapolano da carte d’archivio inerenti al XII ed al XIII secolo, che nel 1236 l’attestano elevato a parrocchia e lo elencano fra le chiese minori insieme a quella di San Marco”.



“La notorietà della chiesa – prosegue il cartello turistico in piazza della Crocetta – pur modesta nelle dimensioni e nelle scelte architettoniche, è dovuta al fatto che Santa Rosa, la patrona della città, appartenne a tale parrocchia e ne amò profondamente lo spazio disadorno e suggestivo, in cui si raccolse spesso in preghiera. E proprio presso l’arare di sinistra della piccola chiesa la santa fu sepolta e riposò per sette anni, prima cioè che le sacre spoglie fossero traslate nel tempio di San Damiano (in seguito intitolato a Santa Rosa) per volere di papa Alessandro IV (1254-1261)”.


Viterbo - La scalinata della chiesa della Crocetta

Viterbo – La scalinata della chiesa della Crocetta


“Dopo un periodo piuttosto buio – è ancora il cartellone a dire la sua – nel XV secolo si verificò un rilancio del culto in Santa Maria in Poggio, ma già alla metà del secolo successivo, a causa delle scarse rendite e del limitato numero di fedeli del quartiere, la parrocchia fu soppressa ed aggregata alla collegiata di San Matteo in Sonza. Nonostante il momentaneo abbandono la chiesa conservò tuttavia la sua grande valenza religiosa e spirituale, che derivava dall’essere collocata in una zona notoriamente claustrale della contrada, tanto da essere designata nel 1558 come centro di propagazione religiosa e sede dei Fratelli della dottrina cristiana affidati alla protezione di San Girolamo (anche noti come Padri di San Girolamo), per volere del capitolo della cattedrale. Nel 1590 la chiesa fu nuovamente abbandonata, ma la sua ubicazione carica di spiritualità fece sì che Camillo de Lellis la scegliesse come sede viterbese della propria benefica istituzione e la annettesse alle proprietà dei religiosi Crociferi ministeri degli infermi. Il nuovo ordine fondato dal santo abruzzese, detto dei Camillini e volto principalmente all’assistenza degli ammalati, aveva come principale attributo una croce rossa cucita sul vestito o sul mantello, da cui derivò l’appellativo con cui è anche nota la chiesa, detta appunto della ‘Crocetta’”.


Viterbo - La scalinata della chiesa della Crocetta

Viterbo – La scalinata della chiesa della Crocetta


Un patrimonio storico e architettonico che oggi, all’esterno, si trova nel più completo abbandono. La chiesa è aperta solo per le messe, spesso anche il pomeriggio. Grazie all’opera di volontari che la tengono lontana dal degrado che sta invece all’esterno. Con il muro sgretolato del palazzo storico di fronte, la scalinata traballante, la fontana sforacchiata e la piazza che quotidianamente è un punto di sosta o fermata per le macchine.


Viterbo - La fontana del miracolo di Santa Rosa in piazza della Crocetta

Viterbo – La fontana del miracolo di Santa Rosa in piazza della Crocetta


La fontana, su cui campeggia la santa patrona, come ti giri è acciaccata e corrosa da muschio e malattia della pietra. Quella che a naso si sta portando via pure la scalinata. Da un lato della vasca fuoriesce anche l’acqua, mentre la pavimentazione attorno è spaccata.


Viterbo - La fontana del miracolo di Santa Rosa in piazza della Crocetta

Viterbo – La fontana del miracolo di Santa Rosa in piazza della Crocetta


“Durante la Seconda guerra mondiale – racconta il pannello turistico in piazza, letto, fotografato e ripreso sdraiato sul cofano di una macchina – la chiesa della Crocetta fu profondamente danneggiata, per essere poi ricostruita pressoché ex novo nel 1949, conservando tuttavia la grande scalinata circolare a doppia rampa simmetrica che era stata eretta di fronte alla facciata nel Seicento”.


Viterbo - Il palazzo di fronte la chiesa della Crocetta

Viterbo – Il palazzo di fronte la chiesa della Crocetta


Infine, chiude il cartello, “di fronte alla chiesa si erge la fontana duecentesca, detta anche della Crocetta, caratterizzata dalla tipologia ‘a fuso’ emergente dalla vasca a specchiare lisce, comune alle più antiche fonti della città. Dal fuso, scandito dalle protomi leonine, si erge l’acroterio formato dal gruppo scultoreo riproducente due figure, una delle quali identificabile con Santa Rosa, posto in sostituzione dell’originario coronamento a pigna. La fontana della Crocetta è resa infatti più suggestiva da una leggenda secondo la quale Santa Rosa, recandosi alla fonte, avrebbe compiuto il miracolo di ricomporre una brocca andata in frantumi”.

Daniele Camilli


Multimedia: Fotogallery: Il degrado di piazza della CrocettaLa scalinata – Video: Scalinata, piazza e fontana 


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